Il pm di Milano Maura Ripamonti ha chiesto la condanna a 10 anni di carcere per Tommaso Hosni (nella foto), il 20enne italo-tunisino, che aggredì due militari e un agente in stazione Centrale lo scorso 18 maggio. Una richiesta, formulata nel processo con rito abbreviato, che tiene conto della perizia in cui si riconosce all'italo-tunisino la «capacità di stare in giudizio», invece la sua capacità di intendere e di volere era «grandemente scemata al momento del fatto».
Il legale dell'imputato, Giusy Regina, ha chiesto l'assoluzione per vizio totale di mente oppure, qualora fosse riconosciuto il vizio parziale, l'avvocato ha fatto presente le attenuanti generiche con conseguente richiesta di riduzione dell'entità della condanna. Sempre l'avvocato Regina, ha spiegato sempre ieri in aula che il tunisino «è stato violentato» da altri detenuti a San Vittore, come anticipato da Il Giornale il 10 gennaioInoltre in questi giorni il direttore del carcere, Giacinto Siciliano ha mandato un rapporto alla Procura di Milano affinché si apra un'inchiesta per violenza sessuale ai danni di Hosni. La sentenza del gup Roberta Nunnari è in programma il 3 marzo prossimo.
Fermato dopo il raid in Centrale proprio dalle tre vittime, rimaste tutte ferite -, non aveva saputo dare una spiegazione di quella follia.
«Ho rubato quei due coltelli aveva spiegato perché in stazione c'erano delle persone che volevano farmi del male e avevo assunto cocaina». Le immagini delle telecamere però lo immortalano mentre si scaglia con violenza contro i poliziotti.PaFu
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