I Beatles e il rock progressivo: la Verdi sui sentieri del pop

Doppio concerto, stasera e domenica alle 18, in largo Mahler I brani dei «Fab Four» e il mito di Emerson, Lake & Palmer

Settimana di Ferragosto all'insegna del pop e del prog, due sigle quasi gutturali che fanno rima però con due correnti fra le più note e apprezzate della musica di oggi. Ebbene il pop e il prog - abbreviazione di progressive rock o rock progressivo - sono di scena rispettivamente stasera e domenica all'auditorium di largo Mahler dove laVerdi eseguirà repertori celebri tratti dai Beatles, Emerson Lake & Palmer e Jon Lord. Ma andiamo con ordine.

Stasera alle 20.30 il primo appuntamento di prestigio. Alle 20.30 l'orchestra, diretta per l'occasione da Michelangelo Mazza, suonerà alcuni fra i brani più celebri degli «scarafaggi» di Liverpool. Si tratta di un incontro con il mito di uno dei gruppi più celebri del passato che, negli anni Sessanta, fece sognare e andare in delirio i giovani di tutto il mondo. La scaletta comprende She loves you, Sgt Pepper lonely hearts club band, Strawberry field forever, Twist and shout, Lucy in the sky with diamonds - portata al successo anche da Elton John in un'epoca successiva in un arrangiamento personale - Good morning good morning, And I love her, Penny lane, Hey Jude, With a little help from my friends, Imagine - unico brano del solo John Lennon eseguito stasera - A hard day's night - help, Love is all you need.

Come si vede, la scelta attraversa la carriera dei fab four toccando alcuni fra i brani più noti, anche se restano escluse canzoni finite diritte diritte nella storia della musica pop. D'altronde la produzione del quartetto inglese è talmente vasta da non consentire un'esecuzione dell'opera omnia in una serata. A condire la notte di note ci sarà un buffet allestito nel foyer del bar a 12 euro a persona solo su prenotazione da concordare al momento dell'acquisto del biglietto che avrà un costo compreso fra i 10 e i 25 euro.

Domenica alle 18, sempre all'auditorium di largo Mahler sarà di scena invece la classica rivisitata in chiave rock. L'orchestra diretta da Giovanni Marziliano con Ivan Merlini (hammond e synt), Graziano Demurtas (chitarra elettrica), Alessandro Formenti (voce), Tony del Coco (basso), Tobia Scarpolini (batteria) eseguirà un concerto in due parti. La prima ripercorrerà la rivisitazione della celebre opera di Musorgskij uscita postuma, Pictures at an exhibition, nella versione di Emerson, Lake & Palmer che negli anni Settanta consacrò questo trio nel firmamento del rock. Il compianto Keith Emerson, recentemente scomparso e allora reduce dai Nice, unitosi a Lake staccatosi dai King Crimson e a Carl Palmer, fuoriuscito degli Atomic Rooster, creò un filone di musica che riproduceva le pagine pianistiche del compositore russo e non solo. In altri casi, gli Elp avevano visitato repertori classici di altri autori.

Nella seconda parte il protagonista è John Lord, organista degli allora emergenti Deep Purple, e la sua sinfonia rock che nel 1969 venne eseguita a Londra con la Royal Philarmonic orchestra che accompagnava la performance dei futuri autori di Smoke on the water.

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