I buchi neri delle società pubbliche

Quali sono i casi lombardi nel mirino del commissario antisprechi Cottarelli

I buchi neri delle società pubbliche

Chiara Campo a pagina 2

Sono migliaia. Lo stesso commissario alla revisione della spesa Carlo Cottarelli non è riuscito nemmeno ad averne la lista completa. Le società partecipate si sono rivelate spesso un buco nero dove i soldi pubblici vengono inglobati a colpi di milioni. Tra Regione, Provincia e Comune la selva conta quarantaquattro alberi, ma sono solo quelle controllate da questi tre enti pubblici: quelle con sede a Milano sono 165 e molte di più sono quelle controllate dagli altri Comuni e affini lombardi. Nel grafico che accompagna l'articolo ci sono quelle inattive, quelle che non producono utile e quelle che ne macinano. Ordinate con i parametri dello stesso Cottarelli, ovvero calcolando il Roe: in sintesi, il rapporto tra quanto investito e quanto ottenuto. Intanto, se il Governo ha già rimandato il taglio delle partecipate, il Comune di Milano ha annunciato che tra due settimane inizierà un lavoro di pesante revisione: si punta a ricavere decine di milioni di risparmi, anche se i nomi della task force che dovrebbe impegnarsi in questo senso non sono ancora tutti noti. A seguire alcuni esempi di come funziona il mondo delle partecipate all'ombra della Madoninna.

Una «cosa», orchestrata alle spalle del Pd, in riunioni carbonare coi fedelissimi. Pisapia ha garantito giorni fa che non intende fondare un nuovo partitino, bensì fare da pontiere tra il Pd di Renzi e Sel, che a Milano governa con la coalizione e fa opposizione al governo. «Il mio sogno è riunire il centrosinistra». Ma il Pd non se a beve e ora minaccia le primarie. «L'abbiamo letto sui giornali, poteva dircelo - affondano i segretari Pd -. Se diventa leader di un'alternativa al Pd, vedremo».

Michelangelo Bonessa a pagina 3

Dovendo trovare il posto per una nuova moschea, i musulmani di Sesto hanno affittato una capannone in zona industriale e si sono messi al lavoro per tirar su tramezzi. Senza però avvertire il Comune, come denunciano i consiglieri di Forza Italia e Fratelli d'Italia.

MiTo, il festival musicale delle due città, riparte

giovedì 5 settembre a Milano. Con un vasto programma fatto di 182 appuntamenti, e 2.200 musicisti, si proietta fino al 21 settembre. Una rassegna che fa leva sulla musica classica, ma pesca anche nei mari del pop, rock, jazz.

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