I carabinieri a caccia di locali che violano norme anti Covid

Ristoranti e market multati e chiusi dopo i controlli che saranno estesi anche alla Liguria e al Piemonte

I carabinieri a caccia di locali che violano norme anti Covid

Un giro di controllo per i locali milanesi che ha dato i suoi «frutti», anche se non esattamente quelli sperati soprattutto di questi tempi, quando rispettare le norme anti Covid-19 dovrebbe essere per tutti la priorità. Una tappa significativa di una campagna di sensibilizzazione e controllo delle norme igienico sanitarie e contro la diffusione del Coronavirus voluta dal Comando interregionale Lombardia dell'Arma dei carabinieri e che - dopo il blitz dell'altra sera grazie all'intervento della compagnia Monforte-Vittoria in una delle zone periferiche sotto la Madonnina più dense di locali, soprattutto etnici - continuerà in provincia e non solo in Lombardia, ma anche in Liguria, in Piemonte e in Valle d'Aosta.

I controlli di cui parliamo sono iniziati domenica alle 18 per concludersi intorno all'una di notte alla periferia nord est di Milano, principalmente tra via Padova, viale Monza e la zona compresa tra il Naviglio della Martesana e Crescenzago. Sul posto, quindi, i militari della Monforte, insieme ai colleghi del Terzo reggimento carabinieri Lombardia, a quelli del Nas (il Nucleo antisofisticazione e sanità) e del nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Milano. Che al termine della serata sono stati costretti a sanzionare ben quattro esercizi pubblici.

Il titolare di un mini market gestito da bengalesi e che si trova in via Padova, è stato multato per 7mila e 600euro e in più gli è stato imposto di sospendere l'attività lavorativa per un giorno dopo che carabinieri hanno scoperto che nel suo negozio lavorano due immigrati del Bangladesh entrambi in nero. Inoltre il market sembra non abbia mai rispettato le misure di contenimento della diffusione del Covid-19: all'interno del negozio quindi niente mascherine o dispenser per permettere ai clienti di pulirsi le mani all'ingresso e all'uscita del locale e tanto meno cartelli con le indicazioni delle norme previste dal decreto di marzo. Il secondo locale, sempre in via Padova, è un bar gestito da cinesi che è stato sanzionato per mille euro (il Nas ha proposto ad Ats, che rappresenta l'autorità sanitaria, la sospensione dell'attività che avverrà nei prossimi giorni) perché non ha applicato correttamente le previste procedure di igiene.

Controllati anche due ristoranti di pesce. L'italiano proprietario di quello in via Mario Pieri è stato invitato a distruggere 5 chili prodotti ittici congelati in maniera irregolare e privi di tracciabilità, cioè senza fattura.

Mancato rispetto delle norme anti Covid-19 e delle procedure igieniche vigenti per un ristorante di sushi con la formula all you can eat che si

trova in via Monza ed è gestito da cinesi multati per 2mila e 400 euro perché non hanno applicato correttamente le previste procedure di igiene e non hanno rispettato le misure di contenimento della diffusione del Covid-19.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica