I custodi dei musei e delle chiese milanesi vanno in ferie. Ma la cultura non chiude. A sostituire i «portieri» sarà un esercito di volontari. Studenti, italiani e stranieri, che frequentano l'università, l'accademia delle Belle arti o che sono semplicemente appassionati d'arte. Per loro l'agosto al museo è una bella occasione per mettersi alla prova sulle nozioni apprese dai libri e sulla capacità di interagire con il pubblico. Per i turisti è un'opportunità in più per dare una sbirciata nei luoghi segreti di Milano, senza il rischio di trovare i battenti chiusi.
A ingaggiare oltre 400 volontari dell'arte è il Touring club che dal 2005 contribuisce con l'iniziativa «Aperti per voi» a ravvivare la città in pieno agosto. E mai come adesso Milano ha bisogno di presentarsi viva, aperta e turistica.
Accanto ai big delle visite degli stranieri (Duomo, Castello Sforzesco, Santa Maria delle Grazie, Brera), il Touring ha scelto di valorizzare altri sei luoghi. E così le visite guidate saranno organizzate alla chiesa di San Maurizio al Monastero maggiore in corso Magenta (nella foto), alla galleria d'arte sacra dei contemporanei presso villa Clerici di Niguarda in via Terruggia. E ancora alla basilica di San Vittore al corpo in piazza San Vittore, alla collezione Grassi presso la galleria d'arte moderna in via Palestro, alla casa museo Boschi di Stefano in via Giorgio Jan e al museo Francesco Messina di via San Sisto. Luoghi certamente meno noti rispetto ai tour canonici dei viaggi organizzati, ma si sicuro ricchi di piccole sorprese. Non solo per gli stranieri e i giapponesi ma anche per gli stessi milanesi che potranno approfittare del mese d'agosto per levarsi qualche sfizio culturale e scoprire i tesori «sotto casa».
I giovani ciceroni mostreranno gli affreschi di Bernardino Luini all'interno della chiesa di San Maurizio e racconteranno la storia del coro di legno degli inizi del Cinquecento posto al centro dell'aula delle monache. Oppure ripercorreranno la travagliata storia di villa Clerici che, costruita nella prima metà del Settecento, da residenza signorile fu trasformata prima in una filanda, poi in un allevamento di bachi da seta e poi ancora in una fabbrica di apparecchi fotografici.
Grazie al tour agostano, si scoprirà anche la storia del museo Messina: nel 1974 lo scultore siciliano offrì ottanta sculture e ventisei opere un carta al Comune di Milano in cambio di un piccolo ma prezioso studio nel cuore della città: una chiesa sconsacrata dedicata a San Sisto.MaS
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