Il «sistema Lombardia» fa quadrato. La presidente di Assimpredil Ance Regina De Albertis ha convocato ieri mattina l'assemblea generale straordinaria per «lanciare il grido d'allarme per tutto il settore delle costruzioni, pubbliche e private. Abbiamo davanti grandissime opportunità di lavoro fornite dal superbonus 100% e dalle opere del Pnrr ma l'esplosione dei prezzi dei materiali negli ultimi 15 giorni» - +40% il ferro per cemento armato e il bitume, +875% il gas naturale, +542% l'energia elettrica - e «anche la carenza stessa dei materiali rendono insostenibile portare a termine i cantieri in corso e far partire nuovi lavori» ha avvertito.
Il costo dei materiali è aumentato in media del 30%. I fornitori «non garantiscono sui tempi e ci dicono che il prezzo finale sarà stabilito al momento della consegna» in più vengono meno «i materiali dalle zone di guerra». Il settore non si limita alla lamentatio ma ha presentato un pacchetto di proposte precise a Comune, Regione, banche, ma soprattutto al governo, a cui viene chiesto (tra l'altro) un adeguamento costante «anche mensile» dei prezzi tenendo conto dei costi reali, «sulla base del modello francese» alla proroga dei termini per usufruire del 110% per le abitazioni unifamiliari, detassazione delle ore di lavoro straordinario, ammortizzatori sociali che sostengano le imprese e i lavoratori, riduzione «significativa e non meramente simbolica» del costo dei carburanti. E in primis, la «ricognizione delle opere previste nel Pnrr, non sarà più possibile farle tutte e andranno allungati i tempi».
Al Comune chiedono «una proroga all'occupazione gratuita del suolo pubblico nel caso in cui sia dimostrata la causa di forza maggiore», a Regione di «aggiornare il Prezziario Regionale» in modo dinamico. Il sindaco in un video conferma che «siamo veramente sulla stessa barca, avete grandissimo bisogno di sostegni dal governo e idem il Comune è in difficoltà a chiudere il Bilancio, mi farò portavoce perchè sia rapido e vi invito a lavorare ancora di più con noi, alcuni cantieri comunali possono essere rallentati lo sappiamo, cerchiamo di aiutarci a vicenda». L'assessore ai Lavori pubblici Pierfrancesco Maran conferma che «il Comune ha numerosi appalti con un assegnatario che non possono partire perchè non abbiamo uno strumento amministrativo per accettare un rialzo dei prezzi, va trovata rapidamente una norma per non bloccare i cantieri. E il bonus 110% dovrebbe essere esteso a chi investe su edilizia pubblica». Il governatore Attilio Fontana con una lettera assicura la «disponibilità all'ascolto e al dialogo, ha promosso approfondimenti all'interno della giunta». E l'assessore regionale Guidesi dopo di lui conferma che è già aperto un tavolo sulla revisione del prezziario e chiederemo al governo tempi snelli e senso della realtà, le risorse che non mette a disposizione oggi le dovrà investire domani come ammortizzatori o sussidi di disoccupazione».
Il viceministro Alessandro Morelli, a cui è affidata la chiusura, ricorda che il governo «ha già investito 350 milioni per far fronte al caro materiali e 50 miliardi per il caro bollette ma si tratta solo di primi passi. Lavoriamo a ulteriori soluzioni ed è mia intenzione convocare un tavolo permanente con i rappresentanti milanesi della filiera». Sui contratti pubblici in essere «è possibile ipotizzare uno slittamento dei tempi di consegna» e sul Pnrr «la revisione e dilatazione dei tempi va discussa con l'Europa ma tutti i Paesi stanno vivendo le stesse problematiche, se i prezzi sono saliti del 30%, o si aumentano gli investimenti o si riducono le opere».
Non vede ricadute invece sulle opere per i Giochi invernali 2026, e riferisce che giorni fa sono state estese alle infrastrutture olimpiche «le procedure semplificate già previste per le opere del Pnrr», in caso di intoppi potranno imboccare la corsia veloce e snellire la burocrazia.
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