Ma i genitori indignati protestano: "I messaggi politici fuori dalle aule"

Una mamma: "Nell'istituto c'è timore tra chi non è allineato"

Ma i genitori indignati protestano: "I messaggi politici fuori dalle aule"

Difficile descrivere le facce dei genitori di alcuni alunni iscritti alla primaria di via Giacosa quando hanno trovato la comunicazione tra le pagine del diario dei loro figli. La cosa che ha più innervosito i genitori è stata la modalità della comunicazione: nel diario si mettono comunicazioni prettamente didattiche o iniziative che riguardano l'attività scolastica dei figli, o le note di condotta, non certo avvisi riguardanti manifestazioni di carattere politico, il pensiero comune. C'è chi ha protestato con gli insegnanti, chi ha scritto sul diario qualche riga in risposta per esprimere il proprio disappunto. C'è chi conosce la nomea dell'istituto comprensivo Giacosa, che comprende l'elementare Casa del Sole e la primaria Pimentel Russo, ovvero la fama di essere una scuola politicizzata e chi non se l'aspettava proprio.

«Io ho spostato mio figlio dalla primaria Casa del Sole alla Russo - racconta un genitore - proprio perché mi avevano detto che in questa seconda elementare si faceva meno politica, ed ecco che bella sorpresa che ho trovato, l'avviso del preside che chiede il consenso dei genitori ad accompagnare bimbi di sei anni a una manifestazione a favore dello ius soli. Le comunicazioni politiche andrebbero tenute fuori dalla scuola e dal dialogo con le famiglie».

Il riferimento è alla tre giorni organizzata dalla Casa del Sole in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione quando i bambini hanno cantato «Bella ciao» nel cortile della scuola. Dopo il caso politico dello scorso anno, e l'allontanamento della dirigente, non sembra che le cose siano cambiate molto da settembre: ora è il nuovo preside Muraro a essere nel mirino per aver inviato in modo estremamente inopportuno, a detta di insegnanti e genitori, di nuovo una comunicazione di tipo politico alle famiglie.

«C'è un clima di timore nella scuola, tra i genitori che non sono d'accordo sull'iniziativa ma che hanno timore a manifestare il proprio dissenso.

Come prenderanno il mio no al consenso - si chiede una mamma - gli insegnanti di mio figlio, che hanno organizzato questa iniziativa? Mio figlio dovrà pagare le conseguenze se io attacco direttamente il corpo docenti». Insomma chi non la pensa come il gruppo di docenti di sinistra che da anni lavora nella scuola si sente a disagio e sotto pressione.

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