Coronavirus

Via i limiti sui mezzi Atm. Ma il 35% ancora non sale

Torna la capienza piena, stop "bolle" e catenelle "Il 15% dei pendolari ormai lavorerà in smart"

Via i limiti sui mezzi Atm. Ma il 35% ancora non sale

Stop al green pass per viaggiare sui mezzi Atm che da oggi, con la fine dello stato di emergenza, tornano a capienza piena (dall'80 al 100%). Rimane l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 fino al 30 aprile e da maggio basterà la chirurgica. «Il Ministero - prevede il dg di Atm Arrigo Giana - potrebbe allungare l'obbligo fino alla prossima stagione invernale, in via preventiva». É un quasi ritorno alla normalità. Da oggi anche le scuole non hanno più l'obbligo di scaglionare gli ingressi ma la stragrande maggioranza dei presidi ormai, a due mesi dalle vacanze, ha scelto di non modificare gli orari quindi Atm manterrà fino al termine dell'anno scolastico a giugno tutte le 120 navette per i 32 istituti e tutte le corse di rinforzo per la scuola. «Il servizio è stato apprezzato e utilizzato in media da 8mila studenti al giorno» spiega Giana. Ci sarà invece una graduale revisione dei potenziamenti introdotti per garantire il distanziamento a bordo, dal 2 maggio saranno eliminati tranne che su alcune linee particolarmente utilizzate (come la 40, 45, 56, 57, 95, 325, 90/91 e 98) ma non saranno più usati i pullman Granturismo privati, «tutto il servizio tornerà ad essere garantito da mezzi Atm con pianale ribassato».

Verranno rimosse gradualmente le «bolle» a terra che segnalavano percorsi e distanziamenti, le catenelle tra passeggeri e autisti su bus, tram e filobus dove saranno di nuovo riaperte le porte anteriori, in metrò sarà mantenuta la stessa frequenza, resteranno i dispenser di gel igienizzante (saranno rimossi da bus e tram) e pure il sistema di blocco dei tornelli, ma riparametrato sul 100% della capienza e dunque «i passeggeri non se ne accorgeranno nemmeno, servirà soprattutto a noi per monitorare i flussi nelle diverse stazioni e programmare meglio la frequenza dei treni». Rimarrà fino a giugno anche l'attuale sistema di sanificazione dei mezzi. Venendo meno l'obbligo di green pass, spariscono anche le pattuglie miste Atm-forze dell'ordine per le verifiche, «il nostro personale tornerà a concentrarsi sulla verifica dei biglietti». A gennaio con l'ondata Omicron anche Atm ha dovuto fare i conti con «picchi di quasi 900 assenti al giorno», ora «c'è una mini ondata ma da 30/40 siamo saliti a 70/80 in malattia».

Da oggi decadono anche i divieti di apertura prima delle 10.15 per i negozi non alimentari, parrucchieri, estetisti, e pur augurandosi che «questo sistema che ha funzionato in realtà possa entrare nelle abitudini» non ci saranno «problemi negli orari di punta, purtroppo». Finale legato al calo dei passeggeri, Atm registra dallo scorso ottobre un -30/35% rispetto al pre Covid, «un dato che si aspettiamo anche nel medio termine». Come «prevediamo un calo ormai fisiologico del 10/15% dei pendolari perchè le aziende stanno firmando accordi sindacali sullo smart working a prescindere dalla pandemia e molte trasferte di lavoro non torneranno, continueranno ormai le riunioni in videoconferenza. Questo tipo di mobilità non esiste e non esisterà più. É un effetto che recupereremo magari nel corso del tempo con una crescita dell'attrattività di Milano o con il cambio di abitudini, il passaggio dall'auto al mezzo, ma passeranno due o tre anni come minimo».

Atm aveva ipotizzato nonostante tutto un pareggio di bilancio nel 2022 ma «aspettiamo i risultati dei primi mesi, il conflitto ucraino e il caro gasolio e elettricità non erano previsti e sono pesanti per noi, vedremo se riusciremo a mitigare i rincari con altre manovre». E con le altre aziende di trasporto sta premendo sul governo per avere «coperture sulla perdita dei passeggeri anche per il 2021, non è stato ancora finanziato quasi nulla ma la perdita per il settore è stata di circa 1,8 miliardi come nel 2020». Capienza al 100% e Ffp2 a bordo anche sui treni regionali, Trenord ogni giorno effettua 2.174 corse per oltre 1 milione e 30mila posti a sedere.

La domanda è dimezzata, circa 550mila viaggiatori.

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