Nasceva come una riunione per suggellare il fair play in aula. Un impegno tra i partiti di opposizione - Pdl in Comune e Pd in Provincia - a non bloccare nei rispettivi consigli l'operazione Sea-Serravalle messa a punto dal sindaco Giuliano Pisapia e dal presidente Guido Podestà. Vendita del 70% di Serravalle con un'asta congiunta e quotazione del 25% di Sea. Con o senza il pacchetto della Provincia era il grande punto interrogativo. Il vertice Pisapia-Podestà-capigruppo dei due enti era fissato ieri sera alle 19.30. Ma la vigilia nei due schieramenti è stata ad alta tensione. Martedì sera la rottura plateale tra il presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei e il coordinatore provinciale nel Pdl Sandro Sisler, che ha bocciato la teoria Podestà su Sea con un comunicato. Ieri mattina il capogruppo del Pdl in Comune, Carlo Masseroli, in un'intervista ad Affaritaliani.it anticipa lo spirito con cui si prepara all'incontro: «Non darò l'ok ad un patto tra Pdl il Comune e Pd in Provincia». Sul fronte opposto, la sinistra radicale (portavoce Basilio Rizzo) e l'Idv minacciano il sindaco di votare contro la delibera in aula. Alle tre del pomeriggio, sindaco e presidente annullano la riunione allargata e decidono di incontrarsi da soli per trovare un accordo tra i due enti: il Comune tira dritto sulla quotazione, anche senza la Provincia.
Una giornata tesa, con riunioni non stop sull'affaire Sea. La mattina a Palazzo Isimbardi si incontrano i consiglieri provinciali del Pdl e contestano le posizioni dei colleghi di partito a Palazzo Marino. Nel pomeriggio i leghisti comunali e provinciali concordano una strategia da presentare oggi, lo slogan è: «Sea-Serravalle: attenzione!». Podestà convoca la sua maggioranza alle 17,30 prima di vedere Pisapia. Nervi tesi anche a Palazzo Marino, con Basilio Rizzo che apre la seduta dell'aula - presente il sindaco - informando i colleghi di «aver saputo dalla stampa che la riunione di questa sera è saltata». Una stoccata a Pisapia.
Ma sperando di convincere Rizzo e Idv strada facendo, il sindaco tira dritto. È la sintesi del vertice serale con Podestà, che si chiude con cauto ottimismo. «Stiamo lavorando ma il clima è sereno e abbiamo ancora tutta la notte» le parole di Podestà alla fine del vertice, prima di lasciare la parola ai tecnici che proseguono nell'attività insieme con il dg del Comune, Davide Corritore. La giunta? «Dipende dall'orario in cui finirà questo lavoro» dice Pisapia.
Già oggi in Comune si riunirà la giunta straordinaria per votare la delibera che dà il via all'operazione Serravalle (Palazzo Marino ha il 18,7%) e prevede le due opzioni: lo sbarco in Borsa del 25% di Sea con la partecipazione della Provincia (che ha il 14,5%) o da solo. In quel caso, garantisce il dg Davide Corritore, con la ricapitalizzazione «manterremmo comunque la maggioranza pubblica insieme alle quote della Provincia». Che sarà vincolata a non vendere per 6 mesi. Palazzo Isimbardi avrà comunque tempo fino al 10 ottobre per decidere se agganciarsi alla quotazione, è la deadline. L'assemblea di Sea si riunirà quel giorno per votare e trasmettere alla Consob la struttura dell'offerta. Dopo l'ok in giunta la delibera passerà in commissione e poi in aula già da lunedì. La nostra partecipazione, aveva commentato Podestà prima della riunione, «rischia di perdere di peso e abbiamo il dovere di verificarne la fattibilità e la convenienza».
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