Cronaca locale

Pronte le feste scudetto tra "gufate" e divieti

Carosello coi campioni sul bus lunedì se vince il Milan. E Sala butta la palla al club: "Nessun veto su impianto"

Pronte le feste scudetto tra "gufate" e divieti

La scaramanzia regna e impera. I milanisti preferirebbero parlare della festa Inter e viceversa, «gufate» tra cugini prima del fischio finale. Ma il Comitato per l'ordine e la sicurezza ieri mattina ha dovuto mettere a terra un piano sicurezza e dunque ha valutato tutti gli scenari. Inizio alle 18 per entrambi i match che valgono la stagione: Inter-Samdporia a San Siro e Sassuolo-Milan al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Se vincesse lo scudetto l'Inter - opzione che renderebbe meno complicata la gestione dei tifosi -, giocando in casa la premiazione avverrebbe in campo, davanti ai tifosi interisti sugli spalti. Secondo indicazioni, si dovrebbe attendere un paio di ore l'arrivo del presidente Steven Zhang.

In contemporanea scatterebbero come tradizione comanda caroselli e invasione di piazza Duomo da parte dei tifosi nerazzurri senza biglietto. Opzione due, lo scudetto al Milan. La Lega Calcio ha organizzato la doppia premiazione in campo, sia a San Siro che a Reggio. Quindi, tra fine match, consegna della coppa, interviste e spogliatoio, i campioni raggiungerebbero Milano in pullman dopo mezzanotte. Scontata l'esplosione della festa spontanea in Duomo e i caroselli un minuto dopo il fischio finale, ma sarebbe rimandato a lunedì pomeriggio il bagno di folla «ufficiale» della squadra tra i tifosi rossoneri. Raggiungerebbero piazza Duomo a bordo di un pullman scoperto partendo da Casa Milan (per scaramanzia non emergono molti dettagli sul dopo, si parla di una possibile cena/festa del club in centro).

E nel corso della giornata diventa quasi un giallo la presenza di un maxischermo, invocato dai milanisti che non vanno in trasferta a Reggio e chiesto nei giorni scorsi anche dal capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico. Al comitato l'ipotesi è stata esclusa. Ma il sindaco Beppe Sala, tormentato dai tifosi, nel pomeriggio ha buttato la palla nelle mani del Milan: «Tanti tifosi milanisti chiedono l'installazione di un maxischermo per vedere domenica la partita con il Sassuolo. Al netto dell'impossibilità materiale di usare piazza Duomo (ancora occupata dalle strutture del concerto di Radio Italia della sera prima) - scrive sui social -, ho parlato con il presidente del club Paolo Scaroni, e gli ho fatto presente che lato Comune e Questura non c'è nessun veto perché la società installi in un'altra zona della città uno schermo per vedere la partita. Ovviamente ci saranno le opportune valutazioni con particolare attenzione ai temi inerenti l'ordine pubblico, ma questo non toglie che siamo più che pronti ad ascoltare e accogliere la proposta che ci verrà fatta».

E il Milan si sarebbe reso disponibile a mettere le risorse per offrire il megaschermo ai tifosi, ma facendo presente che autorizzazioni e scelta della location dipendono ovviamente dalle autorità pubbliche. E la palla rimbalza un'altra volta sulla questura, che si era già espressa in maniera contraria al comitato, e non avrebbe cambiato posizione. De Chirico critica Sala: «Se ne lava abbondantemente le mani passando la palla al Milan, come sempre decide di non decidere, garantire l'ordine pubblico è anche di sua competenza, insieme a prefetto e questore».

Intanto, si preannunciano due giorni con Milano quasi alcol-free. Il prefetto ha firmato un'ordinanza che vita la somministrazione e la vendita di alcolici e superalcolici, sia in forma fissa che ambulante, nonché la vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e lattine dalle ore 18 di domenica alle 2 del lunedì in centro (nella zona delimitata da San Babila, Duomo, Cordusio, Cairoli, Beltrami, Castello, Foro Bonaparte e vie adiacenti), in zona Corso Como, Darsena, Sempione (nell'area delimitata da parco, via Canonica, Moscati, Massena, Machiavelli) e già dalle ore 14 in zona San Siro/stadio.

In caso di vittoria del Milan, scatterà il divieto anche lunedì dalle 14 alle 2 in «zona Fiera/Casa Milan» (viale Scarampo, Serra, Traiano, Teodorico) e in centro. Sono esclusi i locali che svolgono servizio di ristorazione.

E un'ordinanza del Comune vieta domenica all'interno del Meazza bottiglie di vetro e di plastica chiuse con il tappo, contenitori di lata, aste per selfie e - come già è previsto dal regolamento dello stadio - fuochi artificiali, petardi, botti.

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