Pisapia o meno noi ci siamo. La prima volta dei comitati per Milano dopo 5 anni ha visto la partecipazione di centocinquanta persone. E il messaggio ripetuto più volte è stato proprio questo.
Tra i presenti, molti pezzi grossi della politica milanese di centrosinistra. Pietro Bussolati, segretario cittadino del Pd, gli assessori democratici Carmela Rozza, Pierfrancesco Majorino e Pierfrancesco Maran, ma anche consiglieri regionali come Lucia Castellano e il capogruppo di Sel in Consiglio comunale Mirko Mazzali. Insomma un pezzo considerevole della coalizione che ha portato Giuliano Pisapia sulla poltrona di sindaco. Una compagine che oggi si conta, in attesa della decisione dell'attuale primo cittadino sulla sua ricandidatura: «Pisapia ha tutto il diritto di attendere nello sciogliere le sue riserve - ha affermato Paolo Limonta, animatore della prima ora dei comitati - ma anche se non fosse lui il candidato il suo sostituto deve aver presente che ormai è iniziato un percorso che deve continuare con o senza Pisapia, questa è l'unica cosa importante».
Non a caso dai comitati è arrivato anche un hashtag #iononrinuncioallamiacittà: a qualcuno che era presente nel 2010-2011 l'esperienza è piaciuta e intende continuarla. «Dopo lo schifo dell'io che ha caratterizzato le giunte di centrodestra - ha attaccato Paolo Limonta - con i comitati e Pisapia abbiamo iniziato a parlare del noi». In serata è arrivato al Cam Garibaldi anche lo stesso Pisapia, sbarcato poco prima in aeroporto.
Poco prima Livio Grillo, comitato di zona 1, ha stabilito gli obbiettivi della fase due dei comitati per Milano: «Nostro compito è diventare la casa della sinistra, una sinistra unita e in grado di cambiare Milano: dopo quattro anni possiamo proporci come soggetto politico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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