«I posti letto del turismo sportivo porterebbero 800 milioni di euro»

Rossi: «Stime incoraggianti, le istituzioni ci pensino bene»

Presente all'incontro con la stampa al Palazzo delle Federazioni del Coni (via Piranesi 46), anche Antonio Rossi, il tre volte campione olimpico e ora assessore allo sport di Regione Lombardia. L'ex canoista si mostra entusiasta per una eventuale candidatura di Milano 2028: «I dati dicono che il turismo sportivo e la massa di gente che muove è incredibile. Sarebbe da pazzi non puntare sullo sport sotto questo punto di vista. Se pensiamo che solo in Lombardia ci sono 37.000 eventi sportivi all'anno, grandi o piccoli eventi, e che le stime sui posti letto del turismo porterebbero a quasi 800 milioni di euro, le istituzioni dovrebbero pensarci seriamente».

E dire che prima di Roma, la città di Milano si era già fatta avanti sul discorso olimpico, salvo poi fare dietrofront. «Oggettivamente adesso Milano non è pronta, ma in sette anni avrebbe potuto far tanto. Quando all'inizio il presidente Maroni e l'allora sindaco Pisapia parlavano di una candidatura italiana, ancora prima di Expo, pensavamo a come utilizzare l'area di Expo, e un polo sportivo sarebbe stato l'ideale. Il fatto di smontare i padiglioni con l'obiettivo delle Olimpiadi e di costruire degli impianti sportivi che a Milano mancano, sarebbe stata la scusa per poterlo fare. Ma poi il sindaco Pisapia rinunciò e il Coni preferì la strada di Roma». E adesso? Rossi spiega e anzi rilancia: «Adesso c'è da riacquistare la credibilità internazionale, ma noi abbiamo le capacità per organizzare grandi eventi, dallo sci alpino ai mondiali di pallavolo, insomma in tanti discipline». Carpe diem, allora.

Ma, prima di tutto, va risolta la questione impiantistica. E l'assessore, che intanto ha ottenuto l'annullamento dell'elezione di Luciano Buonfiglio alla carica di presidente federale della Fick (Federcanoa) avverte: «C'è tanto da lavorare». SAr

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