Milano è la casa dei diritti grazie al lavoro di questa giunta. Parola del sindaco Giuliano Pisapia. Nel suo intervento alla presentazione del libro «L'articolo 3», il primo rapporto sullo stato dei diritti in italia, avvenuto ieri alla Feltrinelli di corso Buenos Aires il primo cittadino ha tenuto a sottolinearlo citando alcune azioni della sua amministrazione. Di fronte ai tragici eventi di Parigi secondo Pisapia è fondamentale parlare di diritti perchè ha detto, citando l'ex vescovo di Milano Carlo Maria Martini: «É difficile che chi nasce orfano della casa dei diritti, sia poi figlio della casa dei doveri». Così, mentre i milanesi si sentono sempre più insicuri, il sindaco pensa ancora a concedere altri diritti prima di parlare di imporre dei doveri.
Pisapia comunque ancora non scioglie le sue riserve sulla candidatura: «Manca ancora un anno e mezzo alle elezioni, c'è tempo per decidere e per vincere». Per adesso però sembra che i più entusiasti su sull'ipotesi del bis siano soprattutto quelli di Sel. Le contestazioni ormai giungono da ogni parte della città, e anche alcuni sostenitori della prima ora hanno capito che il vento gentile a Milano non è mai arrivato. Il sindaco riesce a conservare qualche fan, e a rendersi simpatico con clamorose gaffe: alla sfilata di Parigi in sostegno alla libertà di espressione, il sindaco ha partecipato con una fascia tricolore posticcia perchè quella ufficiale se la era dimenticata a casa.
L'operazione simpatia, dopo tre anni a base di tasse e degrado, rischia di diventare un'impresa ardua per il sindaco arancione. Un test? Ieri mattina il sito del Corriere della Sera, considerato vicino all'area di centrosinistra, ha lanciato un sondaggio on line. Alla domanda se vorrebbe che Pisapia si ricandidasse a sindaco, alle 18.30 il 70% dei lettori aveva risposto «no».
«É chiaro che l'indice di gradimento del sindaco è in caduta libera e questo per come ha governato una città da sempre simbolo di innovazione come Milano - tuona il coordinatore cittadino di Forza Italia Giulio Gallera -. E i commenti delusi non gli lasciano via di scampo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.