Gabriele Albertini al centro di polemiche politiche. Il sondaggio Tecnè/Omnimilano effettuato il 29 gennaio 2013 vede il leghista Roberto Maroni al 39,6%, Umberto Ambrosoli al 38,2% e Gabriele Albertini al 10,2%. L'ex sindaco ha fatto un grave scivolone: ha usato la parola «disabili» in un modo che ha offeso la sensibilità generale. E intanto il leader del Pd, Pierluigi Bersani, ha invitato Mario Monti a far ritirare la candidatura di Albertini per agevolare l'avvocato Umberto Ambrosoli, uomo della sinistra. Albertini, ancora una volta, ha risposto di no.
Vediamo nel dettaglio. «Auguro a Maroni di superare molto velocemente l'influenza perché vogliamo competizioni reali e non con disabili» le parole di Albertini a un convegno della Cisl, al quale il candidato leghista era assente a causa dell'influenza. Ma la polemica coinvolge tutto il mondo politico, con reazioni che vanno dal leghista Matteo Salvini («che tristezza, che squallore, che cattiveria») al coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani («uscita volgare e irrispettosa verso le tante persone con disabilità vere e le loro famiglie») fino alla pd Arianna Cavicchioli («parole a sproposito»).
A sentirsi offesi, soprattutto, due candidati consiglieri regionali disabili: l'assessore Mario Melazzini, del Pdl, e Franco Bomprezzi, candidato nelle liste del Pd. «Secondo le logiche dell'onorevole Albertini dovrei ritirarmi per permettergli una competizione leale. A differenza sua, di un'altra sedia non ho bisogno! Ne ho già una, con quattro ruote, e ne vado fiero» le parole dell'assessore alla Sanità, che vive sulla sedia a rotelle perché affetto da Sla. Si sdegna anche Franco Bomprezzi, giornalista candidato, anche lui sulla sedia a rotelle, a causa di un'osteogenesi imperfetta: «Un emerito candidato a governatore della Lombardia confonde malattia con disabilità. Peggio ancora: ritiene un disabile non idoneo a competere con lui».
Non basta. Nicola Stilla, presidente del consiglio regionale lombardo dell'Uici (Unione italiana ciechi ed ipovedenti), protesta: «Consiglio all'onorevole Albertini una lettura attenta della convenzione dell'Onu sui diritti delle persone con disabilità ed auspico che abbia l'intelligenza e l'umiltà di chiedere scusa a tutti i disabili». Il candidato governatore si è poi scusato più volte: «Non intendevo offendere nessuno, se l'ho fatto mi scuso».
Pier Luigi Bersani intanto garbatamente chiede a Monti di far ritirare Albertini. «Se noi in Lombardia siamo in un testa a testa la dice lunga, questo deve far riflettere tutti. C`è qualcuno che si chiama Scelta civica. Hai mai visto fare una riflessione? O la spunta Ambrosoli o Maroni, non penso che Albertini la possa spuntare».
Ma Albertini sembra non sentirci da quest'orecchio: «Non ho idea a cosa potesse alludere, perché non può chiedere a Monti, né più modestamente a me, di fare una scelta che sarebbe ormai non più nelle mani delle singole persone».
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