Potere rosa (quasi da Olimpiadi «me-too») e sostenibilità ambientale. Sono le carte giocate dall'assessore allo Sport Roberta Guaineri e dalla presidente Amat Gloria Zavatta per convincere i commissari del Cio ad assegnare i Giochi invernali del 2026 al Milano-Cortina in sfida con Stoccolma. Durante le 8 ore di confronto tra istituzioni, tecnici, ex campioni e la delegazione che oggi concluderà l'ispezione tra Veneto e Lombardia iniziata lunedì scorso - un'esame con domande e risposte aperto dagli interventi spot di sindaci, governatori e testimonial - hanno parlato anche 4 bimbi che nel 2026 saranno maggiorenni. Tra loro la piccola Matilde che sogna di diventare come Carolina Kostner e Oscar che a 9 anni assicura e che Milano «è la più bella città del mondo» e chiede già «i biglietti gratis». Guaineri sottolinea che in Comune e in Lombardia gli assessori allo Sport sono donne, idem il capo di Milanosport e Milano sta facendo molto per dare spazio alle donne nello sport, prossimo appuntamento clou, dal 13 al 15 settembre, la prima Milano-Navigli rosa in canoa, gara tra universitarie in arrivo anche da Oxford, Cambridge, Cina e Russia. Anche se le torte che indicano solo il 15,4% delle dirigenti sportive in Italia o il 18,2% delle ufficiali di gara sul totale non bastano forse a provare che Milano è in controtendenza. La presidente Amat anticipa invece che i Giochi sarebbero green e sotto il segno del riciclo come Expo: «Tutti i materiali, compresi braccialetti o mobili, al termine saranno venduti o regalati alle associazioni. Verranno usati mezzi elettrici o a idrogeno. Nei nuovi impianti e in quelli temporanei abolita l'ammoniaca per i mantenimento del ghiaccio sulle piste. Con un clic e un solo ticket si potrà vedere la disponibilità o pagare mezzi in sharing e trasporti pubblici». Attenzione pure al food. «Vietata plastica monouso, tutto il cibo non consumato anche negli esercizi alimentari coinvolti sarà recuperato». Il sindaco Beppe Sala sottolinea al Cio che «con le garanzie del governo ora il patto è completo». Dice che i membri «sono preoccupati come sempre per i tempi delle opere ma c'è tempo davanti e al limite useremo poteri speciali». Il governatore del Veneto Luca Zaia riferisce che i commissari «hanno applaudito Giorgetti e Salvini, c'è il sostegno del governo senza se e senza ma, altrove bruciano le bandiere delle Olimpiadi». In pista anche le atlete testimonial delle Olimpiadi Arianna Fontana e delle Paralimpiadi Martina Caironi. «Sono ancora più ottimista di prima - dichiara a fine esame Giovanni Malagò, il presidente del Coni che ha offerto alla delegazione una cena di gala a Villa Necchi Campiglio con imprenditori e vip -. Nelle domande non c'erano preoccupazione o criticità».
Il governatore Attilio Fontana auspica che il governo «ci aiuti a realizzare opere in più, la Milano-Bormio magari». E il sottosegretario Giorgetti ipotizza in caso di vittoria la creazione di «una piccola società per azioni» per gestire l'evento. Tempo al tempo.
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