I vigili liberano quattro cuccioli di cane

Erano tenuti in pessime condizioni a casa di studenti. Ora cercano padrone

I vigili liberano quattro cuccioli di cane

Sono in tutto sei i cani trovati dalla polizia locale in una casa dove le condizioni igieniche erano precarie. Un pastore australiano e un bovaro del bernese vivevano infatti in condizioni igieniche precarie, insieme ai loro quattro cuccioli nel bagno di una casa di studenti, in zona Corvetto.

A portare alla loro scoperta è stato un reclamo dei condomini che si lamentavano per il cattivo odore che veniva dalla casa. Quando i vigili del comando del Municipio 4 sono entrati nell'appartamento, ha scoperto gli animali, cioè i quattro piccoli e i loro genitori. La casa, abitata da studenti stranieri, era molto sporca e maleodorante vista anche la presenza dei cani che potevano spostarsi sia all'interno che all'esterno, sul balcone.

Gli agenti della Locale hanno chiesto l'intervento del veterinario dell'Ats (Azienda di tutela della salute) che, dopo un'accurata visita ha constatato che gli animali godono di buona salute, ma che hanno comunque bisogno di un accudimento più adeguato.

Gli agenti, capendo che i giovani studenti non avevano né le competenze né le capacità economiche per prendersi cura dei cuccioli e dei loro genitori, hanno convinto i ragazzi ad affidare gli animali al canile municipale.

Ora i sei esemplari, curati dai veterinari e vaccinati, cercano dei nuovi padroni. Chi fosse interessato può mettersi in contatto con il canile municipale per l'eventuale adozione.

E, a proposito di animali, nel gennaio 2016 la polizia scoprì a Rho qualcosa di molto più grave. Un romeno di 29 anni e un moldavo 31enni, fermati a bordo di un furgone, furono accusati di maltrattamento e traffico illecito di animali. In due gabbie distinte i due uomini provenienti dai paesi dell'Est trasportavano 10 cuccioli di cane e 10 gattini che piangevano.

Nel bagagliaio c'erano cani razza Shiba Inu e gatti di razza Scottish fold.

Gli animali dopo un lungo viaggio dalla Moldavia, non avevano microchip di identificazione, inoltre la loro età era inferiore ai tre mesi, tempo stabilito per il quale non è possibile anticipare la vendita. Inoltre tutti gli animali, avevano documenti falsi e non erano stati sottoposti alla regolare vaccinazione.

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