Sono 2.605 le scuole religiose della Lombardia (con 252mila iscritti). E più di un quarto ha sede a Milano. È tutt'altro che una questione di principio, dunque, il pagamento dell'Ici-Imu da parte degli istituti paritari. Gli amministratori locali oggi si trovano di fronte alla possibilità concreta di seguire la sentenza della Cassazione e far pagare il tributo. E secondo qualcuno si tratterebbe addirittura di un obbligo, con tanto di responsabilità contabile. Cosa si prepara a fare Palazzo Marino? L'Amministrazione comunale di Milano ha dimostrato negli anni passati di essere ideologicamente piuttosto ostile alle «scuole private». Possibile dunque che sia arrivando una stangata (l'ennesima). Sembra senz'altro questo l'orientamento dell'assessore Pierfrancesco Majorino, che parla anche da candidato sindaco del centrosinistra. «Per me - ha detto Majorino poche ore dopo la notizia - la sentenza su Ici alle scuole paritarie è giusta». «Ne faccio proprio una questione nazionale - aggiunge - E si potrebbe vincolare qualsiasi nuova risorsa generata in più a investimenti sociali in educazione». La materia è complessa e nel Pd molti lo sanno: la chiusura di molte scuole religiose sarebbe un colpo anche per le casse dello Stato, che risparmia - e non poco - grazie al sistema delle paritarie. Anche per questo la Regione - che aiuta già 28mila alunni con il «buono scuola» - ha promesso un sostegno nel bilancio.
«Sono contro ogni divisione in base alle condizioni economiche - dice invece l'assessore comunale alla Scuola Francesco Cappelli - e sono a favore degli investimenti nella scuola pubblica
ma è vero che le paritarie sono scuole pubbliche. Credo dunque che la strada giusta sia quella dell'integrazione fra scuole statali e paritarie. Nel merito non posso entrare, anche perché potrebbe intervenire il governo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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