Questa volta la colpa è di uno scippatore che si è infilato nel tunnel alla fermata Pasteur, direzione Loreto. Un po' di jella, come direbbe il presidente dell'Atm Bruno Rota, questa volta sì. Ieri mattina l'azienda ha dovuto attivare le procedure di sicurezza e staccare l'alimentazione alle 10.57 su tutta la linea, per circa venti minuti. La circolazione sulla rossa è ripresa, poi di nuovo bloccata nel tratto tra Loreto e Pasteur per permettere alle forze dell'ordine di fermare l'uomo sui binari, un tunisino di 16 anni che insieme ad un complice aveva strappato la collanina d'oro a una donna in via Rovereto. La linea è tornata alla completa normalità solo intorno alle 13. Il controllore ha fatto scendere i passeggeri di un treno che si era fermare a pochi metri da Lima: i pendolari hanno camminato lungo la galleria per raggiungere la banchina. Dopo le roventi polemiche dei giorni scorsi per la successione di incidenti e i guasti in metropolitana, Atm si è difesa in anticipo su questo episodio. Facendo presente che «in tutte le metrò del mondo non esiste altra procedura per garantire la sicurezza di persone sconsiderate che per le ragioni più svariate scendono sui binari e si introducono nei tunnel, e di tutti gli utenti». Nè «intende in alcun modo modificare, in questo e altri ambiti, le rigide procedure di sicurezza sull'onda della pressione a cui in questo momento è sottoposta l'azienda». Ma anche ieri mattina si è sollevata la protesta dei pendolari, che in diverse stazioni si è scatenata contro il personale di servizio e la scarsa informazione durante i blocchi. Persino i macchinisti fermi in galleria devono attendere i messaggi all'altoparlante per capire cosa succede, nessuna informazione radio.
Un senso di abbandono, i cinque blocchi in una settimana (ieri il sesto dovuto però allo scippatore), ormai tra i pendolari bastano pochi minuti fermi al buio in galleria per scatenare il panico. Di rimanere bloccati per due ore come è successo nel «martedì nero» dello sciopero, o peggio. Lo ammette anche il sindaco, «c'è un rischio psicosi» che potrebbe coinvolgere i passeggeri a ogni minimo disguido, dunque «stiamo operando soprattutto per dare immediata informazione agli utenti e ai cittadini su quello che accade e perché accade». Giuliano Pisapia si è confrontato con Rota, «a breve ci sarà la possibilità per tutti di avere notizie in tempo reale sulle situazioni delicate per non lasciare dubbi e superare il rischio di panico». Fosse la volta buona. Ieri intanto in Commissione Bilancio si è parlato ancora dei 220 milioni di euro che toccherà ad Atm impegnare per l'acquisto dei trenta nuovi treni del metrò, il Comune farà una fidejussione.
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