Un murales «a scopo educativo». Invece di coprire le tag che imbrattavano la Cascina Cattabrega con una vernice dello stesso colore, per insegnare che un edificio storico di Milano dovrebbe essere conservato il più a lungo possibile nelle sue fattezze originarie, il Cag (Centro di aggregazione giovanile) ha invitato i ragazzi a mascherare gli scarabocchi con altra vernice spray sulle pareti dell'edificio settecentesco. E col benestare del Consiglio di zona 2. Il capogruppo della Lega Samuele Piscina è inorridito. «Il Comune ha dato il permesso di scrivere sui muri della cascina storica, e come se non bastasse i writers hanno già ottenuto anche l'Anfiteatro Martesana» accusa.
Il Cag ha chiesto i permessi al Settore Zona 2 per effettuare un murales a scopo «educativo» e «artistico». La maggioranza in zona, riferisce il capogruppo leghista, «non ci ha pensato 2 volte e ha autorizzato lo scempio, già realizzato in sordina senza che venissero informate le forze di opposizione. Ciò che ci lascia più perplessi, oltre ai danni causati alla storica Cascina Cattabrega, sono il fattore educativo e artistico dell'opera. Non intravediamo un'opera d'arte nella realizzazione di scritte e disegni sui muri della cascina ristrutturata negli anni '90, ma, anzi, un vero e proprio danno al quartiere». Il compito del Centro di aggregazione giovanile, insorge Piscina, «dovrebbe essere quello di educare i ragazzi alla legalità, al senso civico e al rispetto dei beni pubblici. Sarebbe stato istruttivo coinvolgere i ragazzi per ridipingere le mura del colore originale della cascina, condannando chi prima di loro aveva realizzato i tag sulla facciata.Il messaggio che sta passando agli adolescenti è invece la legittimità di rovinare gli edifici milanesi scrivendo sui muri».
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