Immigrati contro la polizia Anche la Celere in pattuglia

Dopo l'aggressione dei senegalesi al parco Sempione il Reparto mobile parteciperà al controllo del territorio

Paola Fucilieri

Parola d'ordine: rafforzare. L'aggressione dei senegalesi l'altra sera al Parco Sempione ha spinto la questura a proseguire con il controllo del territorio fatto dalle pattuglie miste a cui si uniranno però anche le «Volanti» e personale attualmente in servizio al Reparto mobile, la Celere insomma, che di solito si occupa di ordine pubblico. L'episodio, di per sé allarmante, ha comunque fatto comprendere alla polizia che quella della prevenzione è la strada giusta. La pattuglia formata da 2 poliziotti e 3 militari infatti, ha «dato fastidio» ai senegalesi che ritenevano quel punto del parco zona franca, dove erano padroni di spacciare in piena libertà. «La reazione sopra le righe dei senegalesi dinnanzi a un controllo è stata il sintomo evidente che quella era un'area sensibile che gli extracomunitari ritenevano zona franca - ha sottolineato ieri il questore Antonio De Iesu. Quel che è accaduto ci induce a mantenere il servizio delle pattuglie miste, ma ci stimola anche a fare di più. Mi spiace per il nostro poliziotto che ha rimediato contusioni alla spalla e al ginocchio e per il militare che s'è ritrovato con l'occhio tumefatto».

E, in particolare, i servizi di controllo del territorio riorganizzati «batteranno» il Parco Sempione e i Navigli, zone note per lo spaccio, aree particolarmente battute dagli spacciatori, dove chi vuole trovare una dose sa sempre dove andarla a cercare.

E poiché, come ha spiegato ieri De Iesu, la sicurezza pubblica e quella urbana sono due facce della stessa medaglia e c'è grande sinergia con l'Amministrazione Comunale e i rapporti con l'assessore comunale Carmela Rozza sono ottimi», ci saranno molte zone che, pian piano, verranno illuminate meglio. Si sa, il buio porta il degrado e non favorisce certo il lavoro delle forze dell'ordine. Ci sono parecchie zone della città male illuminate e molte sono in periferia dove molti residenti sono convinti che le istituzioni si siano dimenticate di loro.

«Dobbiamo collaborare tutti - ha insistito il questore - grandi e piccoli, per affrontare con serietà e coerenza reciproca queste problematiche. Da parte nostra c'è il massimo impegno.

Intanto Milano continua ad avere paura degli immigrati. Quello dell'altra sera alle 20.30 era un normale controllo nei dintorni del campo da basket, nella zona storicamente frequentata da piccoli spacciatori. I due senegalesi - che poi si scoprirà sono entrambi clandestini e hanno 35 e 28 anni - erano convinti che quella particolare zona del parco fosse «roba loro». Così si sono irritati. E tutto ha avuto inizio.

«È gravissimo quanto accaduto al parco Sempione, dove un gruppo di immigrati africani, per impedire il controllo di due senegalesi, ha aggredito con violenza due agenti, tentando di sfilare il fucile d'ordinanza ad uno dei due e costringendo l'altro a sparare un colpo di pistola in aria per disperderli e poter procedere al fermo dei due senegalesi» hanno detto ieri Paolo Grimoldi,

segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord, e Davide Boni, segretario della Lega Nord Milano. «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai due agenti e la nostra preoccupazione per l'accaduto» hanno poi concluso.

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