Il lavoro degli immigrati pesa in Lombardia e rappresenta una ricchezza per il territorio ma anche una fonte di sostentamento significativa per i Paesi in via di sviluppo da cui molti arrivano. Gli immigrati «lombardi» spediscono infatti ogni anno nei loro paesi d'origine circa 1,6 miliardi di euro e mantengono circa un milione di famiglie. Le rimesse in Lombardia rappresentano il 21,3% di quelle provenienti da tutta Italia, con un aumento dell'11,5% in un anno. La metà va in Asia e la Cina, da sola, pesa per il 27,9% (+25,3%): circa 440 milioni di euro, che equivalgono a circa 9.600 euro pro capite considerando solo i cinesi residenti in regione. Se Milano concentra il 65,5% delle rimesse regionali e il 13,9% di quelle nazionali, proviene da Brescia il 9,7% e da Bergamo il 7% del denaro che gli immigrati inviano nei Paesi di provenienza attraverso banche e money transfer. Monza e Brianza (+96,3 per cento), Mantova (+24,6%) e Lodi (+18,8%) sono invece le province cresciute di più in percentuale tra 2010 e 2011. Sono alcuni dei dati che emergono da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano .
Gli immigrati milanesi inviano più denaro ai loro cari rispetto a quelli lombardi e italiani, anche in anni di crisi. In media, nel 2011 ogni immigrato residente in Lombardia ha rimesso verso il proprio Paese di origine 1.480 euro (media italiana: 1.618 euro), il che equivale a 123 euro mensili. I più generosi verso i Paesi di origine i residenti a Milano che rimettono in media all'anno 2.696 euro. Viene poi Sondrio con 1.003 euro e Bergamo con 912 euro. Fanalino di coda la provincia di Monza con 494 euro pro-capite.
Infine da segnalare il fatto che sono oltre 63mila i titolari di ditta individuale stranieri attivi in Lombardia nel 2011, il 17,5% del corrispettivo totale italiano, in crescita del 6,9% in un anno. Sono quella rumena, egiziana, marocchina e cinese le comunità più attive.
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