Giuliano Pisapia fa lavvocato dei sindaci del nord riuniti ieri allassemblea dellAnci Lombardia per fare il punto delle condizioni per i Comuni. I conti non tornano. E Pisapia minaccia una nuova marcia delle fasce tricolori contro alcune scelte del governo Monti, dallImu alla Tesoreria unica fino al Patto di stabilità. Replica del corteo che contestò i tagli dellallora premier Berlusconi. «Più che auspicabile - aizza il sindaco di Milano - temo che sia necessaria. Non possiamo dare una sberla dopo laltra ai cittadini per responsabilità che non sono nostre». E «quando il dialogo e le proposte alternative non vengono neppure prese in considerazione serve una mobilitazione nazionale, anche con segnali forti nei confronti del governo, indispensabili per tutelare i cittadini». È quindi arrivato «il momento della scelta», di «fare passi avanti e di passare dalla protesta e dalla proposta allazione concreta». Cè «un disagio sociale forte e gli enti locali sono allo stremo, siamo alla legittima difesa». Precisa che non si tratta di una mobilitazione «contro il governo» ma «per lequità fiscale e sociale e per evitare scelte che destano profonde perplessità sotto il profilo costituzionale». Pisapia torna a contestare il trasferimento allo Stato dei fondi Imu raccolti dai Comuni, e si appella allarticolo 119 della Carta che determina lautonomia finanziaria degli enti locali, «sarebbe una violazione palese». Ma i Comuni «al contrario delle Regioni» non possono fare ricorsi. «Non siamo nelle condizioni di amministrare e dare risposte ai cittadini» e «non accettiamo di fare gli esattori dello Stato che scarica sulle nostre spalle le sue responsabilità», fa eco il presidente dellAnci e sindaco di Varese, il leghista Attilio Fontana che lancia una provocazione al governo: «Ci commissari tutti, vengano i prefetti al nostro posto a prendersi gli insulti e gli sberleffi dei cittadini». Sorride il prefetto Gian Valerio Lombardi in sala: «Non saremmo abbastanza».
Anche il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli ribatte alle critiche di Pisapia prima con una battuta: «Le sue dichiarazioni contro il governo dimostrano con assoluta evidenza linefficacia dellassessore al Bilancio Bruno Tabacci come lobbista milanese a Roma. A questo punto gli chieda di lasciare il doppio incarico da deputato» che aveva dichiarato a inizio mandato di mantenere proprio per lavorare nellinteresse della città al Parlamento: «La spesa pubblica ne gioverebbe e Milano avrebbe finalmente un assessore al Bilancio a tempo pieno». Detto questo, domanda a Pisapia «invece di attaccare il governo» di impegnarsi pubblicamente da subito a «non introdurre nuove tasse per i milanesi».
Porterà in cassa al Comune 5 milioni di affitto per i primi 5 anni Prada, che ha vinto da mesi la gara per lo spazio di McDonalds in Galleria. Ma ieri il Pd ha riaperto la questione, visto che non è stata ancora trovata una soluzione alternativa per traslocare il fast food: «É una presenza democratica, permette di sedersi nel Salotto mangiando a cifre accessibili» hanno sostenuto i consiglieri Mattia Stanzani e Carlo Monguzzi. Insorge la Lega: «Che la sinistra difenda la multinazionale mentre stanga i cittadini milanesi meno abbienti con le tasse dimostra che ormai viviamo in un mondo alla rovescia. Pensino ad abbassare le tasse» commenta Alessandro Morelli. Contrario anche Luca Gibillini di Sel: «Non verseremo lacrime per McDonalds.
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