Le scorte di vaccini ci sono ed ora non resta che cominciare la campagna antinfluenzale. Nei giorni scorsi l'Asl ha già iniziato a distribuire 140mila dosi ai medici di base e da lunedì le potrà somministrare, su appuntamento, anche nelle sedi territoriali. A chi teme che i vaccini non siano sufficienti, i medici rispondono che l'allarme scorte è rientrato e non c'è nessun problema. «Siamo ragionevolmente tranquilli» chiude la questione Marino Faccini, responsabile delle vaccinazioni alla Asl di Milano.
Proprio ieri infatti sono stati sbloccati i vaccini contro l'influenza prodotti dalla Novartis, su cui il Ministero della Salute aveva posto il divieto di utilizzo lo scorso 24 ottobre, in via precauzionale, dopo alcuni test di sicurezza falliti. L'Agenzia italiana del Farmaco ha effettuato tutte le verifiche del caso ed alla fine ha deciso di revocare il divieto per «assenza di difetti». L'Aifa fa presente che i lotti sospesi «non sono mai stati distribuiti e quindi non sono mai stati presenti sul mercato» e che «gli ulteriori controlli hanno confermato l'assenza di difetti di qualità sui lotti commercializzati». Novartis assicura che le forniture riprenderanno immediatamente e che «i vaccini sono stati ampiamente somministrati durante la stagione in corso senza, ad oggi, alcuna segnalazione di eventi avversi inattesi in Europa». I vaccini antinfluenzali bloccati erano quattro: Agrippal, Fluad, Influpozzi adiuvato e Influpozzi subunità.
Insomma, il problema è stato risolto giusto alla vigilia della campagna antinfluenzale che, da lunedì, proseguirà fino al 6 dicembre. Tuttavia sarà possibile vaccinarsi anche dopo, per far fronte all'ondata di influenza e ai picchi di contagio previsti fra dicembre e gennaio.
«Vediamo molte forme simil-influenzali, ma per la vera influenza dovremo attendere dopo Natale, quando le temperature più fredde e le riunioni di famiglia favoriranno la circolazione dei patogeni - spiega Fabrizio Pregliasco del Dipartimento di Scienze biomediche dell'università degli Studi di Milano -. C'è ancora tempo per vaccinarsi. La campagna quest'anno in pratica è appena partita, ma questo non è un male: immunizzarsi troppo presto rischia di lasciare scoperti nel periodo finale dell'epidemia».
Negli ambulatori Asl sono attesti fra i 44mila e i 45mila utenti tra le categorie a rischio (malati cronici, diabetici, bambini, anziani, persone che per lavoro sono a stretto contatto con le persone). Altre 13mila dosi saranno distribuite negli ospedali e nelle casi di assistenza per gli anziani. Le richieste, in base alle stime, dovrebbero essere circa 200mila e i vaccini non mancheranno. Lievemente in calo le richieste di vaccini nelle farmacie ma ad oggi si è in grado di coprire l'85% delle richieste in base ai dati del fabbisogno storico. Poi verranno fatti nuovi ordini. Gli scatoloni ci sono: o negli archivi o già nelle mani dei distributori.
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