Inizia il «dopo Corbani» La Verdi alla Scala apre la nuova stagione

Il milanese Luca Buratto, talento del piano, debutta prima della tournée in nord America

Un «appetitoso» appuntamento per cultori della musica è quello che domenica riapre la stagione de laVerdi. Il percorso riparte dalla Scala, dove l'orchestra sinfonica si esibirà alle 20 con un concerto straordinario che ha in sé qualcosa di ancor più... straordinario. Si tratta infatti del primo spettacolo della nuova era della celebre Fondazione musicale. Luigi Corbani ha ceduto il timone a estate inoltrata per motivi di salute a scopo precauzionale. L'ex direttore generale sarà presente in platea, ma in quest'occasione avrà la veste dell'ospite della «sua» creatura.

Al di là di queste note politico-manageriali, il programma comprende Vocalise e il Concerto per piano e orchestra n.2 di Sergej Rachmaninov, cui seguirà la Sinfonia n.5 di Dimitri Sciostakovic. Il primo brano, composto nel 1912, fu dedicato dall'autore a un'amica cantante. La versione originale è destinata alla voce di un soprano e del pianoforte e da sempre si presta a trascrizioni e interpretazioni in vari moduli musicali. In questo torno di inizio del secolo XX si colloca il Concerto in cui Rachmaninov affina la sua arte di compositore. Infine, la «Quinta» di Sciostakovic rappresenta il ritorno sulla scena musicale di un autore controverso che, nel 1936, era stato bersaglio delle critiche per l'acceso sperimentalismo della sua opera teatrale Una lady Macbeth nel distretto di Mcensk.

L'esibizione scaligera prospetta insomma un particolare menu del pentagramma e i brani scelti costituiscono perle tra le meno frequentate ed eseguite. Sarà quindi l'occasione per ascoltare brani celebri ma spesso in secondo piano. Tuttavia, l'appuntamento ha un intenso profumo milanese perché accanto alla direzione del maestro Zhang Xian si esibisce al pianoforte Luca Buratto, originario della nostra città e talento scoperto proprio da laVerdi che l'anno scorso lo ospitò all'auditorium, dove fu organizzata la festa per il centenario del liceo Berchet che è stato la culla scolastica proprio di Buratto. Al pianista fu assegnato il compito di esibirsi e riscosse un grande successo, poi confermato dall'esito dell'«Honens international piano competition» in cui fu premiato con un contratto che gli procurerà ingaggi per i prossimi tre anni in Canada e Nord America.

Buratto si presenta sul palcoscenico scaligero come debuttante di grande rispetto, in virtù del trionfo ottenuto nel 2015 nell'«Honens», uno dei più prestigiosi riconoscimenti musicali a livello mondiale che gli permetterà di farsi conoscere e apprezzare anche da platee diverse da quella di casa sua.

E, nonostante un concerto alla Scala sia un fatto straordinario e impegnativo, domenica Buratto si troverà di fronte il pubblico amico benché estremamente raffinato come nei cromosomi del Teatro. I biglietti hanno un costo compreso fra i 14 e gli 85 euro.

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