Coronavirus

Insegnanti, via ai vaccini: salgono contagi e ricoveri

Terapie intensive occupate al 50 per cento. Fontana a Costa: "Accelerare su altri antidoti"

Insegnanti, via ai vaccini: salgono contagi e ricoveri

Continuano a salire i contagi in Lombardia: ieri si sono registrati 2.301 nuovi casi (la metà circa di domenica, ma con la metà dei tamponi) con 142 nuovi ricoveri nei reparti per un totale di 5.200 letti occupati. Ventiquattro i nuovi ingressi in terapia intensiva (domenica erano 18), che sale a 597 letti occupati, il 44 per cento dei posti a disposizione. É allerta massima negli ospedali tanto che due giorni fa dalla Regione è arrivata l'indicazione a tutti i nosocomi di riorganizzare l'attività operatoria, garantendo solo gli interventi chirurgici urgenti e quelli oncologici per lasciare liberi posti letto in terapia intensive, e prepararsi alla «fase 4».

Intanto, a scuole chiuse, è partita ieri la campagna vaccinale per gli insegnanti: sono state somministrate complessivamente 5mila dosi in giornata, mentre oggi ne sono previste 6mila. A Milano i punti vaccinali sono alla Fiera, alla Fabbrica del Vapore e al Museo della Scienza e della Tecnologia. Nell'hub della Fiera, gestita dal Policlinico si viaggia sulle 1.200 dosi al giorno a docenti e maestri, che arriveranno a 1600 a regime. In via Olona si contano 500 somministrazione al dì.

Complessivamente sono 137.469 le adesioni del personale scolastico statale su 200mila insegnanti complessivi in tutta la regione. Domani toccherà anche al personale delle scuole paritarie e alle educatrici delle scuole dell'infanzia, che dovranno prenotarsi sul portale (https://vaccinazionicovid.servizirl.it) in farmacia o dal proprio medico di famiglia.

Per quanto riguarda invece la campagna vaccinale per gli anziani, al 7 marzo sono state somministrate 832.327 dosi (di cui 552.733 sono prime dosi e 279.594 seconde dosi), mentre dall'inizio della campagna, partita il 18 febbraio, sono state somministrate complessivamente agli ultraottantenni 130.977 vaccini.

Ieri l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni ha visitato i centri vaccinali attivi a Cremona Fiere, Soncino (Cr), Chiari (Bs) e Antegnate (Bg). «Abbiamo voluto incontrare gli operatori di Protezione civile - ha spiegato Foroni - per avere una ricognizione della situazione: devo dire che a Cremona, come in altre realtà, ho trovato una struttura organizzativa avanzata, con protocolli adeguati, nonostante le difficoltà non siano mancate. Siamo sulla strada giusta - ha aggiunto l'assessore - dobbiamo farci trovare pronti quando, tra aprile e maggio arriverà un quantitativo importante di dosi».

A questo proposito ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che si è detto «disponibile a una collaborazione diretta», ha incontrato nel pomeriggio il presidente della Regione Attilio Fontana: «Con la vicepresidente Moratti abbiamo rappresentato la necessità di un'accelerazione delle autorizzazioni degli altri vaccini disponibili sul mercato».

Sulla piattaforma informatica della Regione per le prenotazioni dei vaccini degli over 80, abbandonata a favore di quella delle Poste, è stato lo stesso leader della Lega Matteo Salvini a sottolineare come «anche nella macchina tecnica di Regione evidentemente c'è qualcuno che non è all'altezza del compito richiesto. Io ho sentito Fontana, la Moratti e Bertolaso - ha detto - e oggi stesso sarò in Regione Lombardia. Bisogna correre. Se qualcuno ha sbagliato paga» ha concluso. Ma sulla possibile caduta di qualche testa nell'organigramma di Aria, la centrale acquisti della Regione, sembra che al momento non ci siano cambi in vista. La Regione starebbe facendo quadrato su Lorenzo Gubian, dg di Aria (ex Lombardia Informatica) che ha fornito anche il portale delle prenotazioni, nominato ad agosto dopo le dimissioni di Filippo Bongiovanni, ex dg. Nel mirino, a lungo termine, ci sarebbe Francesco Ferri, presidente della spa, anche se il progetto complessivo della Lega sarebbe quello di ristrutturare tutta la società, viste le perfomance non proprio eccellenti.

Ma non è certo questo il momento.

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