Insulti e botte agli agenti. E subito dopo le manette per resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale, quindi una denuncia per furto aggravato. Lui è un algerino di 44 anni che ha aggredito due poliziotti della Polmetro che lo avevano appena fermato sul mezzanino della fermata «Centrale» della linea gialla del metrò (la tre) perché autore, insieme a un complice, di un furto avvenuto poco prima sulle scale mobili della fermata «Lanza» della linea 2 (la verde).
È accaduto poco dopo le 11 di venerdì quando un italiano si è presentato al gabbiotto della stazione di «Lanza» spiegando di essere stato derubato del telefono da due stranieri mentre si trovava sulle scale mobili. La vittima ha quindi fornito una descrizione molto particolareggiata dei due malviventi, rivelatisi poi magrebini, un «identikit» subito diramato a tutte le pattuglie della Polmetro in servizio.
Un'ora dopo due poliziotti che lavorano in metropolitana hanno notato e bloccato i due balordi corrispondenti alla descrizione fornita dall'uomo derubato sul mezzanino della linea gialla in stazione Centrale e hanno chiesto loro di mostrare i documenti. Non l'avessero mai fatto: i magrebini li hanno insultati e minacciati a più riprese e pochi istanti dopo hanno tentato la fuga.
È nato così un breve inseguimento e poi una lotta al termine della quale l'algerino è stato ammanettato e arrestato, mentre il complice è riuscito a scappare. I poliziotti si sono recati al pronto soccorso del Fatebenefratelli. Entrambi sono stati medicati e dimessi con una prognosi di cinque giorni.
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