"Io entomologo da 15 anni faccio la guerra alle cimici"

Casini, con la sua azienda, tratta un caso al giorno «In città centinaia di abitazioni e alberghi infestati»

"Io entomologo da 15 anni faccio la guerra alle cimici"

Franco Casini, entomologo, da 15 anni dà la caccia alle cimici. Per essere più precisi si occupa di disinfestazione, ma ormai il 70 per cento del suo lavoro è rappresentato dalla caccia alle cimici da letto. Sono una decina al giorno circa le segnalazioni che riceve la Asl Città di Milano, Casini, con la sua azienda, ne tratta 6-7 alla settimana. Da liberare stanze di albergo, b&b, ma soprattutto abitazioni private.

Davide contro Golia dove Golia è un insettino quasi invisibile (tra 1 e 5 millimetri di grandezza), ma estremamente resistente, oltremodo vorace, responsabile di una colossale infestazione nella nostra città, e non solo. Forse non tutti sanno che in Italia e anche a Milano si registrano centinaia di casi di abitazioni e alberghi afflitte da questa odiosa piaga nascosta.

Nessuno ne parla, solo chi ci è passato è a conoscenza del fenomeno, o è consapevole di quanto sta accadendo nella propria stanza da letto perché sul problema esiste «una sorta di stigma sociale - racconta Casini - legato alla storia del nostro paese. Si pensa erroneamente, infatti, che la cimice da letto sia legata allo sporco o alla scarsa igiene personale, ma non è assolutamente così. La leggenda metropolitana affonda le sue radici nella storia: in Italia questi insetti erano presenti alla fine degli anni Cinquanta e Sessanta nelle nostre case, perché pericolanti o comunque piene di crepe e buchi. Negli anni Novanta, con l'avvento del DDT questo insetto è sparito dalle nostre abitazioni, salvo ricomparire quarant'anni dopo dall'altra parte del mondo ovvero in Australia, Stati Uniti e Gran Bretagna. Nel frattempo le cimici hanno fatto le ossa anche ai pesticidi più aggressivi e sono tornate nelle nostre camere da letto».

La Cimex lectularius si nasconde nelle cuciture del materasso, nelle scollature delle carte da parati, nelle crepe della testata del letto, nelle fessure degli armadi, nelle cuciture dei divani, non importa che si tratti di un albergo cinque stelle o di un'umile dimora, le cimice è democratica. Si annida in qualsiasi anfratto di giorno, possibilmente vicino alla propria preda, e di notte come un famelico Dracula, punge, o meglio morde chi sta dormendo. Questo molesto insettino è ematofago: si ciba esclusivamente di sangue umano. La preda deve essere idealmente ferma e distratta per permettergli di consumare il pasto. Quindi il momento migliore è quando le persone dormono.

Come si fa ad accorgersene? Dalle piccole punture rosse, più piccole di quelle delle zanzare, ma altrettanto pruriginose che compaiono sulla pelle delle mani, delle braccia, del corpo e del viso, le pari più scoperte quando dormiamo, l'indomani. E che molto spesso i dermatologi non sanno riconoscere.

Casini, laureato in Scienze agrarie all'Università degli Studi di Milano, ha studiato un metodo naturale per sterminare questi parassiti: «giocando» con le temperature. Gli insetticidi non funzionano come dovrebbero con le cimici e comunque negli ambienti domestici andrebbero utilizzati il meno possibile.

«Nei decenni le cimici da letto sono diventate resistenti alle sostanze chimiche, mentre continuano a morire a 150 gradi sottozero o oltre il punto di bollitura». Fondamentalmente per liberare le case Casini usa il vapore, metodo efficace e naturale, ma c'è chi ricorre agli insetticidi, all'azoto liquido «costoso e complesso da conservare» e il vapore secco saturo a 180 gradi.

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