Gli irriducibili della vecchia tavola

Nella città degli chef stellati, resistono i locali storici che propongono solo la tradizione. Eccone alcuni

La domanda sorge spontanea: a Milano ci sono ancora le trattorie di una volta? Quelle dove si mangia bene spendendo il giusto, per intenderci. E i proprietari badano tanto alla qualità delle materie prime quanto alla cura del servizio, l'offerta gastronomica è genuina e l'ospite trattato con allegra simpatia. Perché diciamo la verità: nei bistrot moderni si sente un po' la mancanza di quell'atmosfera familiare così tipica dei locali vecchio stile. Tornando al quesito iniziale, allora, la risposta è sì. Oggi a Milano alcune trattorie storiche non solo resistono agli attacchi dei nuovi format ristorativi, ma prosperano grazie a un pubblico di fedelissimi che varca la porta d'ingresso almeno una volta a settimana, dà del tu al proprietario e si ferma a chiacchierare al momento del conto. Se in città il rito del brunch e dell'apericena è ormai consolidato, in molti non rinunciano all'uscita in trattoria. Qui trovano la sicurezza di ordinare i «piatti del cuore» cucinati a regola d'arte, i sapori «di casa» che rilassano la mente e soddisfano il palato. Insomma, i milanesi amano sperimentare e stare al passo con i trend gastronomici, ma non abbandonano i piaceri della tavola d'antan. Si parla spesso di «comfort food», il cibo che coccola e risveglia in noi i ricordi d'infanzia (chi non ha mai avuto una mamma, una nonna o una zia regina dei fornelli che da piccoli ci sfornava manicaretti squisiti?).

La trattoria è la «comfort zone» per eccellenza, l'ultimo baluardo di quelle antiche tradizioni contadine che hanno reso l'Italia patria mondiale della cultura alimentare. Ecco allora cinque indirizzi da non perdere, grandi classici che continuano ad affascinare anche i giovani.

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