Alessandra Kustermann è in giro per la Lombardia, sotto la pioggia, a raccogliere le firme per la candidatura alle primarie del centrosinistra. «Da Vigevano a Bergamo, da Cantù a Crema, se continuo ad andare in giro, non è perché sono pazza. Le primarie sono state indette e finora non revocate» dice la prima donna primario nella storia della Mangiagalli.
E se domani decideranno di non farle?
«Può darsi che si vada a martedì, perché sarà necessario un incontro tra i partiti e Ambrosoli. Ma io credo che le primarie si debbano fare».
Che tipo di primarie?
«Allargate a chiunque in questo momento non voglia votare per il centrodestra e a coloro che vogliono votare esponenti della società civile. Quelle che votano per me sono persone normali, non iscritte ai partiti».
Ambrosoli non è un candidato della società civile?
«Credo che debba essere la partecipazione dei cittadini al voto a decidere chi sarà il candidato vincente. Non basta una candidatura sostenuta da una lista civica».
Il segretario del Pd, Martina, non dice primarie, ma «forti strumenti di partecipazione alle scelte».
«L'importante è che (...)
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