«Cè una richiesta forte del Pdl» sullImu e cioè «che si tratti di una tassa soltanto annuale, una una tantum per il 2012». Così il presidente della Regione Roberto Formigoni ha risposto ieri mattina ai giornalisti che gli chiedevano della tassa sulla casa allindomani della dichiarazione di guerra della Lega che chiede agli italiani di non pagare il nuovo balzello introdotto dal governo Monti. «Anche il Pdl - ha voluto spiegare Formigoni - ha segnalato in maniera chiara che se si prosegue su una politica fondata solo sulle tasse, si porta il Paese a fondo». I sindaci leghisti che minacciano di sforare il Patto di stabilità? «Noi facciamo da anni una battaglia per la sua revisione, sia in Europa che in Italia, perché così comè oggi penalizza i comuni virtuosi». Non solo. «Certamente saremo al fianco dei comuni che non ne possono più, soprattutto in questo momento di crisi, di avere risorse in cassa e di non poterle spendere per legge».
In serata, ospite dellassemblea dei Cavalieri del lavoro, Formigoni ha poi voluto commentare il programma di dismissioni del patrimonio pubblico contenuto nel decreto legge approvato dal governo. «Il nostro Paese ha la necessità assoluta di trovare la strada della crescita, senza gravare ulteriormente sul debito pubblico». Sotto questo aspetto la Lombardia ha fatto la sua parte. «Avevamo 26 immobili, dalla cui vendita abbiamo incassato 55 milioni. Il patrimonio immobiliare dello Stato è valutato in 500 miliardi di euro: una vendita ben fatta permetterà di ridurre il debito e le tasse».
Oggi, intanto, nella seduta del consiglio regionale interamente dedicata al terremoto, arriva la mozione firmata da Davide Boni (nella foto) e Claudio Bottari per istituire una «no tax area» per i Comuni in provincia di Mantova colpiti dal sisma. Secondo i due consiglieri leghisti, una zona franca in quella zona sarebbe «un ottimo strumento per le aziende della zona che avranno una maggiore liquidità da reinvestire sul territorio per far fronte alle gravissime difficoltà a cui sono andate incontro». Perché «lesenzione da determinate imposte, come accise e Iva, potrà essere compensata da un forte incremento delle imposte dirette, generato dallopportunità di realizzare, vendere e fornire una quantità rilevante di prodotti e servizi agevolati».
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