L'«infrangibile» Buster Keaton approda a teatro

Per due giorni «Le garçon incassable» che racconta la vita del comico che non rideva mai

Muto e impassibile. Il primo aggettivo si riferisce all'epoca cinematografica in cui visse e lavorò con grande successo, il secondo alla sua caratteristica facciale più evidente. Seria austerità. Benché fosse attor comico. Joseph Keaton, soprannominato Buster Keaton in seguito a una rovinosa caduta dalla quale si riprese senza un graffio, passò alla storia del cinema come «il comico che non rideva mai».

Nato in una famiglia in cui la recitazione era d'obbligo - il padre e la madre lavoravano con l'illusionista Harry Houdini - il piccolo Joseph «Buster» Keaton esordì in scena a soli tre anni, come egli stesso raccontò, ma la sua parabola più felice finì all'inizio degli anni Trenta per un doppio colpo. Dapprima il passaggio del cinema alla sua fase sonora troncò la carriera della maggior parte degli artisti ancora legati a quella irripetibile era. E Buster Keaton fu tra questi. Caduto in disgrazia e ormai privo di contratti subì il divorzio della moglie Natalie Talmadge che gli portò via i figli, il patrimonio e perfino la casa. Precipitato nel vortice dell'alcolismo, fu salvato dalla sua infermiera, Mae Scrivens, che - a distanza di qualche anno - divorziò dopo averne scoperto una tresca con un'amica (sposata) di famiglia. Solo le terze nozze con Eleanor Norris lo salvarono da un nuovo precipizio nell'alcol e nella povertà.

A Keaton, ormai emarginato dal mondo del cinema, offrì una ciambella di salvataggio il vecchio amico e «rivale» Charlie Chaplin che lo scelse come spalla per il pianista nel suo meraviglioso testamento in celluloide, Luci della ribalta. Era il 1952. Tenuto all'oscuro da moglie e figli del male incurabile che lo aveva colpito ai polmoni, Buster Keaton morì l'1 febbraio 1966 a 71 anni non ancora compiuti.

Il suo ritratto intimo approda in teatro domani e dopodomani alle 21 allo spazio No'ma Teresa Pomodoro in Le garçon incassable, adattamento di Laurent Vacher del romanzo di Florence Seyvos, presentato con successo al festival di Avignone l'estate scorsa.

È la storia di vita di due ragazzi indissolubili, appunto Buster Keaton e il fratellastro Henry, disabile, bloccato all'interno di un corpo difficile da gestire. La pièce racconta il Keaton meno noto in una cornice familiare.

SteG

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