Cronaca locale

Sculture al vento: l'installazione di Janet Echelman incanta Milano

Visibili fino al 25 settembre le 2 opere, una esperienza di arte immersiva, tra colore, suono e design

Sculture al vento: l'installazione di Janet Echelman incanta Milano

Non poteva che essere Milano, la capitale del design e della creatività, la città scelta per il lancio di Sky Glass, la nuova tv dell’emittente satellitare, che stupisce e si rinnova nuovamente, così come Milano sa fare con la sua vastissima e inesauribile offerta culturale.

Per tale occasione Sky ha invitato l’artista statunitense Janet Echelman con due installazioni di arte urbana, due opere della serie EarthTime, “Sculture al vento”, realizzate con fibra intrecciata di nylon colorata e polietilene e solo materiali riciclati, che misurano 44metri x 35metri, sospese nello spazio, dinamiche, illuminate di luce colorata. Le due opere cambiano forma e colori con il vento e la luce e creano un ambiente immersivo, un’esperienza interattiva.

Afferma Echelman: “Sono entusiasta di condividere due sculture monumentali della mia serie EarthTime, che esplora l’interconnessione dell’umanità e dei sistemi fisici della nostra Terra. La mia arte esprime simultaneamente gli opposti: flessibilità con forza, terra con cielo. Invito gli spettatori a fermarsi sotto l’opera e osservare il modo in cui cambia con il vento e la luce: un momento per contemplare la nostra connessione reciproca e con il nostro pianeta e per diventare consapevoli della nostra esperienza sensoriale”. E ancora: “Sono felice di poter condividere la mia arte con i milanesi, perché questa è la capitale mondiale del design e di una cultura di grande raffinatezza estetica”.

Le installazioni sono visibili, una in piazza Gae Aulenti e l’altra in Bam (Biblioteca degli Alberi in Milano), giardino botanico contemporaneo della città. Sono state accese durante l’Opening del 16 settembre, mentre i ballerini del cast artistico di Molecole danzavano nell’aria e tra le due opere illuminandole, creando uno spettacolo aereo di eccezionale e stupefacente visione. Le composizioni originali erano del sound designer Furio Valitutti e la performance vocale e multimediale della mezzo soprano Jeehee Han.

Entrambe le opere si possono visitare fino a domenica 25 settembre.

La direzione creativa ed artistica del Progetto è a cura di Marco Boarino, il progetto ideato e realizzato dall’agenzia US UP & Below The Line. L’ allestimento è realizzato da Kif Italia e curato da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei che dichiarano: “La connessione tra uomo e natura si fa arte con le sculture di Janet Echelman: così grandi, così forti eppure così incredibilmente leggere e sempre in perenne cambiamento. Queste opere si inseriscono perfettamente entro il grande processo di trasformazione urbana di un’area importante di Milano, capaci come sono di risignificare spazi, offrire orizzonti di senso e costruire legami con il territorio in cui si inseriscono, in un processo simbiotico tra la cultura ed il pubblico. L’arte di Echelman è luce, è movimento, è energia. E’ la riprova che la cultura è un driver fondamentale per lo sviluppo economico dei territori”.

Janet Echelman nasce a Tampa, Florida, nel 1966. Crea opere sospese che continuano a modificarsi con il vento e la luce e che mettono insieme scultura, architettura, scienza dei materiali, ingegneria strutturale e aeronautica, informatica, design. Lei spiega: “Queste sculture riguardano l'interconnessione tra parti della terra e il tempo”.

Espone queste sue creazioni e installazioni in tutto il mondo: Singapore, Sydney, Shanghai e Santiago, Pechino, Boston, New York e Londra. Sono sempre sculture di grandi dimensioni che creano spazi dove lo spettatore interagisce e vive forti esperienze sensoriali.

Dice Echelman “Le sfide per me sono trovare la metafora giusta per parlare di idee molto complicate, ma anche verità molto semplici. Come si dà forma, visivamente, a un'idea che non è visiva? Come si fa a rendere l'idea di interconnessione come scultura di qualcosa che si può vedere? Questa è una sfida. E ci sto sempre ripensando. Ed è per questo che questa è una serie chiamata EarthTime. E ne hai più di una. Puoi vedere queste forme di dati sulla nostra interconnessione. E anche se non sai va bene, perché cammini sotto e vedi cambiare il vento e la luce, e hai un momento di calma e tranquillità, ti senti connesso alla Natura.

Questo è tutto ciò che spero”.

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