«È la volta buona per picchiare i pugni sul tavolo e imporre all'Europa di prendere misure concrete sull'emergenza profughi». Così il presidente della Regione, Roberto Maroni, si prepara ad accogliere il ministro Angelino Alfano, oggi a Milano per la riunione del Consiglio informale dei ministri degli Interni e della Giustizia dell'Ue. Maroni invita anche il governo a consultarsi con palazzo Lombardia: «Sono stupefatto che il governo non abbia ancora convocato le Regioni per fare un piano e, finché non c'è questo piano, la Lombardia non è in grado di accogliere».
Ad accogliere Alfano sarà soprattutto la protesta dei sindacati di polizia di Sap, Aiap, Anfp, Silp Cgil, Ugl, Coisp, Consap e Uil. Una manifestazione pubblica «per far sentire il grido di allarme e di dolore di tutti i poliziotti che quotidianamente, in ogni angolo del Paese, bistrattati e senza alcun riconoscimento da parte del governo, continuano con grande responsabilità a servire il Paese garantendo la sicurezza con vere e proprie alchimie, attesi i devastanti tagli che hanno colpito il settore, delegittimando la dignità, professionale ed umana di tutte le donne e gli uomini del Comparto Sicurezza».
Un attacco durissimo: «L'unica cosa che il governo sta incentivando è la demotivazione totale delle divise, anche con una legislazione schizofrenica, come lo svuota carceri che non consente più nemmeno di poter arrestare rapinatori, scippatori e abusivi che minacciano gli utenti e danneggiano le loro autovetture se non pagano un pizzo a favore degli immigrati clandestini che delinquono».
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