L'Adi Museum come Brera: nel box restauratori "a vista"

Gli studenti dell'Accademia Galli lavorano al catalogo e ripristino di opere della collezione Compasso d'Oro

L'Adi Museum come Brera: nel box restauratori "a vista"

Una grande vetrina attraverso la quale ammirare gli studenti, eccellenze del restauro, all'opera nell'Adi Design Museum, il museo che nasce attorno all'intero repertorio di progetti appartenenti alla Collezione storica del premio Compasso d'Oro. Un po' come accade alla Pinacoteca di Brera, dove a metà del percorso, dentro un enorme box di vetro, si possono osservare le mani esperte di restauratori e restauratrici mentre ritoccano una tela o puliscono una pala d'altare del Quattrocento.

Qui i giovanissimi, ma alquanto esperti, allievi del quarto anno dell'Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, sono alle prese con le 3mila opere della collezione Compasso d'oro. L'accademia Aldo Galli (dal 2010 nel Gruppo Ied) è l'unica scuola privata in Italia in grado di rilasciare il Diploma Accademico di secondo livello in Restauro, riconosciuto dal Miur e abilitante alla professione (corso quinquennale a ciclo unico). In occasione dell'apertura di Adi Design Museum il Gruppo Ied ha stretto con la Fondazione Adi una partnership triennale: la collaborazione si traduce in uno scambio culturale che vedrà da parte di Ied lo sviluppo di progetti didattici e di ricerca aventi come oggetto la Collezione Compasso d'oro e i Premi alla carriera grazie a occasioni d'incontro, workshop, eventi, convegni, organizzati all'interno degli spazi del nuovo Museo. «Siamo veramente onorati e orgogliosi di poter contribuire alla nascita di questo Museo e alla cura della sua strepitosa collezione, unica al mondo - dichiara Emanuele Soldini, direttore Ied Italia e presidente di Accademia di Belle arti Aldo Galli -. Milano si meritava da tempo l'esposizione permanente della Collezione Compasso d'oro e siamo fieri che una giovanissima generazione di restauratori possa toccarla, capirla e averne cura e perché possa essere per molti decenni testimonianza del genio dell'uomo».

L'Accademia Aldo Galli svolgerà un panel di attività inerenti e trasversali al restauro contemporaneo che spaziano dalla catalogazione delle 3mila opere della collezione alla stesura dei relativi «condition report», al restauro vero e proprio dei manufatti. Gli studenti del Corso di Restauro hanno iniziato da luglio 2020 a occuparsi dei «condition report» delle opere presenti al Museo. A oggi sono 300 i pezzi catalogati tra cui l'iconico divano giallo di Kartell disegnato da Philippe Starck, la lampada Lola di Luceplan, la macchina da cucire Necchi del designer Marcello Nizzioli, la Poltrona Sacco di Zanotta e il modellino Pininfarina Ricerca forma aerodinamica.

Ogni opera, infatti, prima di essere esposta è stata accompagnata da un documento che ne identifica lo stato conservativo (denominato appunto «condition report») partendo dall'analisi dei materiali costitutivi. Gli studenti del quarto e del quinto anno del corso di Restauro realizzano tutti quelli delle opere presenti all'interno del Museo Adi. Si tratta di un'attività multidisciplinare che richiede molto tempo e un'alta preparazione tecnica. Con il supporto dei docenti, gli studenti di Accademia sono stati impegnati nell'ultimo anno anche nel restauro di alcune opere esposte nel neonato Museo Adi.

Gli interventi principali hanno riguardato la pulitura delle superfici delle opere, il «consolidamento localizzato» dei manufatti e i «fissaggi puntuali» con adesivi liquidi e consolidanti oltre a operazioni di stuccatura e pittoriche.

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