Ma l'ala radicale tiene duro: «Meglio le feste dei defender»

«Non c'è un'emergenza sicurezza», il sindaco lo ribadisce dopo l'incontro di ieri mattina con il prefetto Gian Valerio Lombardi e poi in consiglio comunale. E distingue nettamente il peso delle forze dell'ordine da quello dei vigili. «Ognuno deve fare il proprio mestiere» è quanto ribadisce anche la capogruppo del Pd, Carmela Rozza. Ma a toni bassi, sottolinea che forse anche la giunta di Palazzo Marino dovrebbe fare meglio il proprio. Perchè «mi preoccupa sapere che possono esserci i narcos dietro all'omicidio della coppia in via Muratori» che «quattro negozi ad agosto siano andati a fuoco» che le forze dell'ordine abbiano scovato bunker della 'ndrangheta nell'hinterland. Segno che la mala, italiana e forse pure caraibici ha messo radici a Milano e «forse per anni si è voluto chiudere gli occhi, quindi bisogna rafforzare l'attività d'indagine». Compito «delle forze dell'ordine». Altrettanto preoccupante, però, «è che ragazzini dei quartieri popolari non avendo altro da fare si mettano a minacciare e derubare i vecchietti» o «gli alloggi sfitti non vengano prontamente assegnati e quindi finiscono nelle mire degli abusivi». Non cita per nome quegli assessori che forse avrebbero più competenze sulle periferie, come Lucia Castellano alla Casa, o Stefano Boeri che ha promesso eventi culturali non solo in centro, o Pierfrancesco Majorino che destinerà fondi alle associazioni che operano nei quartieri difficili. «Se il primo è stato l'anno dei progetti, ora si passi ai fatti, dobbiamo occuparci di periferie seriamente» è il richiamo del Pd che farà probabilmente infuriare la giunta.
Dentro e fuori dall'aula del consiglio comunale (dove il tempo, un'ora, riservato agli interventi liberi di fatto ieri è stato speso tutto sul tema sicurezza) lo scontro si accende soprattutto sul ruolo dei vigili e sul ritorno dei miliari. Per l'ex vicesindaco Riccardo De Corato (Pdl) basta usare i vigili come assistenti sociali, devono fare controlli sul territorio, «sono uomini in divisa anche loro» e lo sarebbero «i militari nell'ex mandato avevamo utilizzato in 34 aree a rischio». Servivano ad alzare l'asticella della sicurezza percepita dai cittadini. E non si stupisce che questore e prefetto affermino che a Milano non esiste un'emergenza, «devono rassicurare i cittadini». Il presidente della Commissione sicurezza Mirko Mazzali (Sel) ribatte invece che «l'illuminazione delle strade, le feste nelle piazze aumentano la sensazione di sicurezza più dei defender».
Il leghista Alessandro Morelli insiste per il ripristino delle ordinanze sul coprifuoco in strade pericolose la sera come via Padova o il Corvetto, sul ritorno del militari, il presidio delle linee Atm più a rischio.

E domanda a Pisapia in aula, «se non esiste alcun problema, chissà perché è stato convocato d'urgenza un vertice sulla sicurezza, a cui ha partecipato al suo posto l'assessore Marco Granelli, e il giorno successivo anche il sindaco decide di incontrare prefetto, questore e comandante dei carabinieri. Non si può sempre minimizzare».

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