L'altra bellezza: gli spazi magici per le passerelle

L'altra bellezza: gli spazi magici per le passerelle

Dal cinema alla moda, andata e ritorno. Ieri Milano era come il grande set di un film. Il traffico impazzito e le strade bloccate, l'assalto alle star e le interviste trasmesse in diretta, i tappeti rossi stesi ovunque e, naturalmente, le sfilate.
«La moda a Milano? È una “grande bellezza”: i nostri creatori di moda sono i nostri creatori di bellezza e noi italiani dobbiamo esserne orgogliosi» commenta Pamela Villoresi dopo la sfilata di Laura Biagiotti. Bravissima interprete de «La Grande Bellezza» di del regista Paolo Sorrentino, l'attrice che veste Biagiotti nella vita e al cinema, tifa per le candidature agli Oscar e ricorda quando recitava con Strehler «anzi, fui io a presentarlo a Laura Biagiotti che cercava una location». Da allora la stilista ha sempre sfilato qui, al Teatro Studio (che da anni sostiene anche economicamente).
Subito dopo Hogan trasforma l'enorme spazio di via Sciesa 3 (ex sede di Fendi) in un set fotografico abbagliante, le modelle vestite con abiti dandy e d'ispirazione anni 70 disegnati da Simon Holloway, con Andrea e Diego della Valle a fare gli onori di casa e ospiti come Crisitiana Capotondi. Altra location altro set: allo spazio Metropol (ex cinema, guarda caso) per la sfilata di Dolce&Gabbana arriva la diva italiana per eccellenza, Monica Bellucci. Fasciata in un abito di seta nera con dettagli in pizzo, è presa d'assalto dai flash, sorride e tutti notano che le sue leggendarie labbra non sono più rosso fuoco ma rosa (il colore del momento), poi è la volta di Eva Herzigova e del super modello David Gandy.
Trussardi sfila a Palazzo Serbelloni e anche qui si incontrano le attrici: Valeria Solarino, Eva Safroncik e molte altre, ma la vera star è Gaia Trussardi, stilista della maison di famiglia, applauditissima per la nuova collezione «ispirata alla Nouvelle Vague parigina con un tocco della Milano intellettuale», racconta.
Lo show ma anche gli affari, e la (grande) bellezza: i palazzi storici del centro, le meraviglie di Milano come la Sala delle Cariatidi riaperta per il giovane Marco De Vincenzo (dove si parla di un'acquisizione da parte del gruppo Lvmh), gli spazi post industriali come l'Ex Ansaldo, dove ieri ha aperto il White con un'affluenza da record, e poi Palazzo delle Scintille, location in cerca d'autore che in attesa del bando (arriverà a marzo?) ospita il salone Super.
Le atmosfere da film tornano però in serata: all'Accademia di Brera per la mostra Atelier di Ferragamo, con moltissimi ospiti internazionali anche se la più bella è l'attrice Gaia Bermani Amaral (protagonista di «Manadoux» su «La F»), in blu, e alla “hat night” di Borsalino a Palazzo Serbelloni.

E infine, al Teatro Alcione, i più giovani vanno in delirio per Rita Ora che si esibisce dal vivo per Philipp Plein, il tutto trasmesso «on air» sul sito dello stilista. Perché chi è online in questi giorni può vedere tutto anche da casa: le sfilate, e ora anche le feste.

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