L'ammoniaca e i draghi contro la piazza leghista I buonisti a senso unico

Morelli: «Sul web girano incitazioni all'odio» «Spara a Salvini» in Statale, oggi le denunce

Buonisti a corrente alternata. Per ripulire la piazza calpestata dai leghisti che hanno partecipato (pacificamente) al comizio di Matteo Salvini, Marine Le Pen e gli altri leader sovranisti europei è «più efficace l'ammoniaca o la candeggina»? Sono di questo tenore i commenti scatenati dalla consigliera comunale del Pd Simonetta D'Amico che sabato sera, sulla sua bacheca Facebook, ha tuonato un commento decisamente poco istituzionale: «Spero che Amsa passi un bel po' di disinfettante in piazza Duomo». E i promotori della «lenzuolata» anti Salvini contestavano la politica dei porti chiusi del ministro dell'Interno con lo slogan «restiamo umani», apparso con un blitz persino sulla facciata del teatro alla Scala. Ma tra battute umoristiche e voglia di riavere a Milano «gli alpini invece di Salvini», il portavoce dell'associazione gay I Sentinelli che insieme all'assessore Pd Pierfrancesco Majorino è stato tra i main sponsor delle «balconiadi» ha pubblicato sul suo profilo Facebook anche lo slogan appeso a un palazzo in zona Loreto che incitava «Salvini sali che ho voglia di legittima difesa» o quello che indicava «piazza Loreto? É in fondo a destra». Il deputato e capogruppo milanese della Lega, Alessandro Morelli, pubblica il fotomontaggio di un drago che sputa fuoco sulla piazza leghista facendo presente che «gira sulle pagine di quelli che a parole sono buoni». E dichiara: «Non riescono a batterci nelle urne, invidiano le nostre piazze e (potessero) ci farebbero del male. Questo si chiama odio».

Il deputato e segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi ha chiesto ieri provvedimenti duri nei confronti degli studenti che hanno appeso lo striscione «Salvini muori, Salvini crepa, Salvini infame, sparate a Salvini, Salvini appeso a testa in giù» sui muri dell'Università Statale nei giorni scorsi. «Adesso basta, si sta passando il segno - contesta Grimoldi -. Liberi gli studenti della Statale di contestare chiunque, compreso Salvini, ma non possono utilizzare l'edificio via Festa del Perdono e le finestre dell'università per minacciare di morte un ministro della Repubblica, un parlamentare eletto dal popolo e rappresentante dei cittadini. Ora o la Statale identifica e punisce adeguatamente questi studenti anche con l'espulsione, oppure di questa vergogna ne dovranno rispondere i vertici dell'ateneo. Perchè è loro la responsabilità di quello che accade dentro gli edifici di loro pertinenza». Il senatore del Carroccio Roberto Calderoli ricorda di essersi «laureato proprio nella storica sede della Statale» e si sente «umiliato e offeso da chi ieri ha utilizzato gli spazi e i muri di un istituto così famoso nel mondo per una propaganda politica criminale, perchè qui stiamo parlando di una pluri istigazione a uccidere.

Da tempo denunciamo questo clima di odio nei confronti della Lega e di Salvini, con le nostre sedi oggetto di attentati incendiari e devastazioni, temo che ci stiamo ritrovando ad affrontare e a rivivere i tempi dei famosi Kompagni che sbagliano». L'ateneo ha già ribadito che farà denuncia.

ChiCa

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