L'anno di Expo: Pisapia si gioca tutto

Dopo un 2014 di silenzi e compromessi, ora il sindaco è chiamato a rappresentare l'intera città

L'anno di Expo: Pisapia si gioca tutto

Giuliana De Vivo a pagina 4

Fine d'anno, tempo di bilanci e buoni propositi. Il bilancio del sindaco Pisapia si legge nell'ultimo atto, pubblicato ieri: il bando per i luoghi di culto. Il 2014 si chiude dunque con un bando per le moschea, la trascrizione delle nozze gay celebrate all'estero (sfidando la contestazione di prefetto e governo) e il primo atto per regolarizzare il Leonka (entro maggio il «regalino» sarà completato). E si chiude così un anno di compromessi, imbarazzi e silenzi scelti per non rimangiarsi troppo le parole spese con eccesso di buonismo in campagna elettorale. Qualche esempio. A luglio è stato finalmente sgomberato il centro sociale Zam dalla scuola comunale di via Santa Croce, alle Colonne, ad agosto è toccato al Lambretta in via Ferravilla. E sono fioccate ambiguità e ipocrisie. Il sindaco d'altra parte è stato veloce nel contestare il centrodestra che assegna una sala della Provincia al convegno dell'estrema destra, muto quando gli antagonisti sono andati a punire di notte con le bombe carta l'hotel che ha «osato» ospitare lo stesso convegno. Due pesi e due misure.

E il 2015? Sarà l'anno di Expo, e il sindaco è chiamato a dare una svolta. Ci riuscirà?

L'organizzazione per la notte di San Silvestro e il tradizionale concerto gratuito in piazza del Duomo è studiata nel dettaglio: otto i varchi di accesso, presidiati da volontari della Protezione civile. Sei ambulanze attorno, e poi polizia locale, agenti in borghese, carabinieri, vigili del fuoco. «Un'occasione di divertimento, perciò è giusto rinunciare ai botti e tutto ciò che può essere pericoloso», ricorda l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli.

I dati sui reati del 2014 (in calo del 6.8%) sono stati letti ieri dal questore, nel consueto bilancio di fine anno, in chiave Expo. In arrivo alcune migliaia di uomini per aprile, rafforzati i parchi auto e moto. Preoccupano i reati predatori (in testa furti e borseggi) e l'ndrangheta.

In Regione è tempo di bilanci. E promesse.

«Nel 2015 - ha detto ieri il presidente Roberto Maroni dopo l'ultima giunta - la priorità sarà tamponare i tagli del governo senza ridurre i servizi e senza aumentare le tasse. Anzi, con una loro progressiva riduzione».

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