Alla faccia della spending review, le gallerie d'arte milanesi hanno deciso di affrontare la crisi rilanciando la posta. E così, in questo settembre meneghino dove le saracinesche dei negozi - e sempre più spesso anche degli spazi d'arte - stentano a rialzarsi, Startmilano, il network di ventisei tra le principali gallerie della città, vuol far festa. E vuole farla in grande. Al tradizionale fine settimana di settembre, un evento rodato ormai da sette anni e ben accolto dalla città, l'edizione 2012 sostituisce una festa lunga dieci giorni: si comincia oggi e si continua fino al 23 del mese con due interi week-end di inaugurazioni che animeranno vari punti della città.
Sarà una sorta di festival dell'arte contemporanea, voluto dagli organizzatori per scongiurare la crisi e, moltiplicando eventi che mescolano arte, musica, teatro e performance, capire qual è il modo migliore per coinvolgere quel pubblico che non frequenta abitualmente le gallerie. Il programma della rassegna è denso e la qualità di alcuni openings ragguardevole: la personale di Anselm Kiefer da Lia Rumma - lo stesso Kiefer di cui l'Hangar Bicocca custodisce dal 2004 «I sette palazzi celesti», una delle più intense opere dell'artista tedesco - ne è un esempio lampante. Non è il solo: da Massimo De Carlo arriva Rob Pruitt, l'artista newyorchese che, ormai 50enne, non ha ancora perso la sua carica pop rivoluzionaria, in perfetto stile Warhol. Cannaviello, il «grande saggio» dei galleristi meneghini, porta a Milano un cavallo di razza come Bernd Zimmer, tra i fondatori della corrente dei Nuovi Selvaggi, toni accesi, colori spesso stridenti, pennellata ardita. Spazio, ovviamente, anche ai protagonisti italiani: Zonca&Zonca presenta diversi lavori di Mario Schifano, Sandro Somarè è esposto dalla Galleria Milano mentre alla Fondazione Marconi si ricorda l'animo eclettico di Emilio Tadini, a dieci anni dalla scomparsa. Dipinti, sculture, video e tanta fotografia, un'arte che sta conquistando sempre più i favori del pubblico, specie dei più giovani: da segnalare la scelta di Ca' di Frà che presenta scatti di Mimmo Dabbrescia con ritratto Fabrizio De André e, sul fronte femminile, la raffinata ricerca sul tempo e sull'identità della svedese Anneè Olofsson presentata da Mimmo Scognamiglio.
La geografia degli eventi, al solito, è a macchia di leopardo: da via Ventura a via Farini, dal centro all'Isola passando per i Navigli. Niente paura: ci sarà un info-point all'interno di Villa Reale e sabato 22 una navetta a disposizione del pubblico accompagnerà i visitatori nelle varie gallerie del circuito (su prenotazione: startmi@gmail.com). Si parte oggi con la prima tranche di inaugurazioni (la seconda sarà giovedì 20), con la promessa nel fine settimana conclusivo della manifestazione di orari di chiusura prolungati fino alle 19 o alle 21 e apertura straordinaria domenicale. Il periodo, lo dimostrano i tagli alle spese delle mostre internazionali d'arte contemporanea, è difficile: il mercato è ballerino e investitori e appassionati non rischiano. La scelta di «Startmilano» è coraggiosa e mira ad aprirsi al grande pubblico con conferenze, meeting e incontri in collaborazione con enti privati come la sede milanese del Museo Pecci di Prato o l'Istituto Svizzero che ospiterà la lectio magistralis di Roman Signer.
Programma completo
su www.startmilano.com
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.