«Lasciamo in Darsena piante e animali» «No, liberateci dai topi»

«Stamattina sopralluogo della commissione alla Darsena: la natura si è riappropriata del centro di Milano....vegetazione, avifauna...molto bello...la scommessa ora è che nel rifarne il porto di Milano si salvaguardi il più possibile questa incredibile situazione....contiamo sulla flessibilità e buonsenso di tutti...» scrive Carlo Monguzzi, presidente della commissione comunale Mobilità e Ambiente su facebook. Una dichiarazione delle meno felici dell'ex Verde passato al Pd, a giudicare almeno dai post sulla sua pagina. Amici, elettori, sostenitori, con molto garbo, fanno notare a Monguzzi l'assurdità della sua idea, tra l'altro in netto contrasto con il progetto approvato dalla giunta arancione. «Su, non dire cosi....altrimenti se lasci piazza Duomo senza pulizia in dieci anni arrivano le tarantole amazzoniche e le lontre del baltico..saresti contento? La situazione è veramente degradante e degradata, certo non fare un parcheggio è già un bel risultato, ma ci sono tante soluzioni che lasciare un giardino pieno di begli animaletti e varia flora incolta» scrive una cittadina.
«E fare una piscina all'aperto come sulla Senna?» scrive un'altra. Peccato che non si tratti di un concorso di idee dal momento che un concorso internazionale venne bandito nel lontano 2004 (giunta Albertini) e vinto dallo studio Rossi Guazzoni che tra l'altro firma la versione riadattata ai tempi del progetto. Un progetto deliberato lo scorso gennaio e finanziato dalla società Expo 2105 spa - ridimensionato nei costi da 26 a 17 milioni - che entro dicembre 2014 restituirà ai milanesi l'ex porto. Obiettivo della riqualificazione - che Monguzzi deve essersi perso per strada - recuperare la vocazione di approdo per un turismo culturale: saranno recuperate porzioni delle mura spagnole, la fontana della Conca di Viarenna e il mercato comunale, che dovrebbe spostarsi lungo la banchina di viale D'Annunzio, ora adibito a parcheggio abusivo. Alberi e verde lungo la passeggiata che correrà lungo le sponde.
«Basta iniziare a fare qualcosa» un commento. «Rivogliamo la Darsena com'era, please!!!» alza la voce il compagno Ivan Berni, tra i fondatori di Radio Popolare e supporter dell'amministrazione verde arancione. L'uscita di Monguzzi ha l'amaro sapore del pegno pagato al Wwf, presente ieri in commissione, anche se c'è ancora chi, nel popolo arancione, ha un animo meno verde e animalista di Monguzzi: «Farei però volentieri a meno delle pantegane donate da madre natura che frequentano Darsena & Navigli».
Furibondi i comitati dei Navigli: «Il Comune dica chiaramente qual è la funzione che si vuole attribuire alla Darsena e come vuole sviluppare la riqualificazione a questo punto. Vogliamo però ricordare a Palazzo Marino - spiega Gabriella Valassina, portavoce del Comitato Abitanti Navigli - che la Darsena era un bacino d'acqua e tale deve ritornare. Inoltre si tratta di un monumento. Si pensi a recuperare altri spazi verdi come l'ex Sieroterapico».

«La Darsena è uno dei simboli dei fallimenti della giunta Pisapia - tuona il consigliere comunale della Lega, Alessandro Morelli -: la tanto sbandierata condivisione e partecipazione dal basso si è concretizzata in un progetto approvato in solitaria ignorando il progetto elaborato da cittadini, associazioni e comitati». Ma l'assessore al Verde e Decoro Pierfrancesco Maran si trincera dietro al silenzio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica