Antonio Ruzzo
«Mantieni le promesse» è la scritta che, in venti lingue fa bella mostra di sè sulla locandina Torneo Avvenire. E in genere basta dare un'occhiata ai nomi di chi è passato sui campi del Tennis club Ambrosiano da Del Potro a Ivanisevic, alla lettone Ostapenko, vincitrice dell'Avvenire nel 2011 e degli Open di Francia al Roland Garros nel 2017, per rendersi conto che le «promesse» poi fanno bene anche quando vanno a giocarsi i tornei dello Slam. É la 54ma edizione del Torneo dell'Avvenire che con più di mezzo secolo di storia, resta uno dei principali tornei internazionali di tennis under 16. Un'edizione attesa che è stata è stata presentata al Tennis Club Ambrosiano di Milano dove l'11 giugno prenderà ufficialmente il via la competizione con le qualificazioni che si giocheranno il 9 e il 10 giugno e che culminerà nelle due finali del tabellone maschile e femminile in programma sabato 16. «Siamo orgogliosi perché si tratta di un torneo che ci appartiene - spiega il presidente Filippo Grassia - e che dobbiamo sostenere in primissima persona. Quest'anno, come di consueto, abbiamo presentato il torneo nella sala carte del nostro circolo, siamo convinti che la prossima edizione la presenteremo nel museo che contiamo di aprire in autunno in concomitanza con il Next Gen. Si tratta del primo museo del genere in Italia e del quarto nel mondo».
Presenti alla conferenza stampa di presemtazione l'assessore allo sport del Comune di Milano, Roberta Guaineri, la presidentessa del Municipio 3 di Milano, Caterina Antola, il vicepresidente della Giunta del Comitato Regionale Coni Lombardia, Claudio Maria Pedrazzini, la delegata del Coni per la provincia di Milano, Claudia Giordanil'ex tennista e capitano dell'Under 16 italiana, Stefano Pescosolido e il direttore del Torneo Avvenire, Andrea Villa. Tra gli ospiti in platea anche la giovane tennista azzurra Camilla Rosatello, fresca del debutto in un ATP Masters 1000 agli Internazionali di Roma, per una sorta di passaggio di consegne coi giovani colleghi che dal 9 giugno calcheranno i campi in terra del TCA.
Un torneo che, nonostante i 54 anni sulle spalle, guarda al futuro nella continua ricerca di migliorarsi e cercando soprattutto di fare nomi e cognomi. «Attenzione al nostro Luca Nardi e alla compagine spagnola - avverte Stefano Pescosolido che poi aggiunge - l'Avvenire è un appuntamento molto sentito dai ragazzi di categoria. È un torneo di tradizione, qui si sono visti giocatori come Del Potro, Coric, Ivanisevic, Ostapenko e tanti altri. Per tennisti così giovani si tratta anche di un importante momento di crescita e di confronto.
Per gli under, da Berrettini a Sonego a Cecchinato il monento è buono». Passaggio di consegne con i moschettoeri azzurri? «Non so se sia il moneto del cambio generazionale. Si dice spesso poi pensi a Federer e a Nadal e ti accorgi che sono sempre lì...»
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