Ora Palazzo Marino dovrà rispondere davanti al Tar dell'aumento della sosta. Saranno i giudici a valutare se, ad esempio, è corretto che i domiciliati in città abbiano già dovuto pagare 250 euro per avere il pass, mentre ai parcheggi di interscambio non siano ancora attivi gli sconti promossi per i residenti. Se è stata corretta la gestione del contenzioso con i parcheggi in centro, se c'era davvero l'urgenza di approvare la delibera che contiene questo e molto altro lo scorso 27 luglio, quando ormai la città era pronta per andare in vacanza invece di attendere il 6 settembre. La Lega ha presentato ricorso al Tar, firmato da tutti i quattro consiglieri, proprio contro la delibera che prevede l'aumento delle tariffe per la sosta. Quella che in parte è già esecutiva con la stangata pre-natalizia: sostare in centro dalla seconda ora in poi costa infatti un euro in più. Tre invece di due euro. Un «vizio» a parere del consigliere Luca Lepore perché la delibera prevedeva 15 giorni di adeguata comunicazione cittadina che invece non c'è stata». Contro i «vizi procedurali contenuti», spiega Lepore ma anche contro il «contingentamento», un sistema ormai metodicamente messo in atto dalla maggioranza «per eliminare il confronto democratico». È successo l'ultima volta col Bilancio, era già stato utilizzato altre tre volte, due in occasione della discussione su Sea e l'altra proprio per la delibera sulla sosta. La Lega è partita da qui, ma non esclude di allargare i ricorsi anche al Bilancio. «Numerose volte la maggioranza ha imposto le proprie scelte forzando le regole e malgrado le rassicurazioni del sindaco anche nell'ultimo bilancio di previsione, ha proseguito sorda per il suo percorso. Beneficiari di tutto questo i cittadini che inermi si trovano a subire aumenti indiscriminati e forzati», continua Lepore. Da qui il ricorso. «La Lega ha deciso di tutelare i milanesi dentro e fuori dall'aula contro un'amministrazione opaca, leggera e superficiale». Secondo Lepore quando è in difficoltà la maggioranza «finita la loro discussione fa partire il contingentamento. «L'aumento dell'Imu prima casa testimonia che a farne le spese sono sempre i cittadini onesti che pagano le tasse. Con questo ricorso mettiamo un paletto per noi invalicabile». La lega insomma passa dalle parole (che non riesce a dire) ai fatti. «Se dobbiamo fare una battaglia politica col bavaglio allora non ci resta che questi strumenti», annuncia il consigliere. Ovvero a colpi di carte bollate, già timbrate e firmate una settimana fa in tribunale. Già la prossima settimana ci dovrebbe essere qualche conseguenza.
Una di queste potrebbe essere la sospensiva della delibera e quindi dei rincari. «Abbiamo contestato tutto l'impianto della delibera, i vizi procedurali, gli errori che a nostro parere ci sono e abbiamo chiamato in causa tutti i soggetti interessati Comune e anche Atm che gestisce i parcheggi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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