Samuele Piscina, consigliere comunale e vicecommissario della Lega a Milano. Dopo le violenze di capodanno in piazza Duomo, oggi alle 15 farete un presidio davanti al Comune, cosa chiedete?
«Innanzitutto le dimissioni dell'assessore alla Sicurezza Marco Granelli. Questa, come la precedente giunta Sala, si contraddistingue per l'annuncite, tanti spot e pochi fatti. La notte di capodanno all'1 e 30 Granelli pubblicava un post su Facebook dalla sala operativa dei vigili scrivendo che andava tutto bene, mentre in realtà 9 ragazze venivano aggredite in piazza e altri due uomini accoltellati in centro. Forse non ha guardato bene le telecamere o non funzionavano. Idem sullo sgombero dei clochard nel tunnel dietro la Centrale, gestito in malomodo. Oggi la situazione è addirittura peggio di prima. C'è scarsa attenzione sul fronte sicurezza e degrado: non bastano interventi spot, bisogno avere un metodo adeguato».
Il sindaco oggi farà una relazione in aula sul tema sicurezza come chiedeva l'opposizione, ma sul Capodanno è intervenuto al Tg1 a 10 giorni dai fatti. Non è uno dei responsabili dell'ordine pubblico?
«Non ci venga a raccontare che la polizia locale non gestisce l'ordine pubblico, perché lo ha fatto in mille occasioni, anche prima che governasse la sinistra. È un'invenzione per non assumersi le proprie responsabilità. Beppe Sala è intervenuto in ritardo e male, chiedendo scusa a nome della città, ma avrebbe dovuto farlo a nome del Comune e di chi gestisce i vigili. E un sindaco attento ai bisogni della città deve intervenire subito, con le parole e i fatti. Non ho visto segnali di una riorganizzazione rapida della polizia locale in questi giorni. Voleva far cadere tutto nel dimenticatoio, ma con una cosa così grave era impossibile».
Un vigile è stato aggredito l'altra notte da una baby gang, sono partiti colpi di pistola e poteva finire in tragedia.
«La situazione soprattutto di notte è disastrosa, abbiamo una pattuglia per zona a disposizione, ridicolo anche solo per gli incidenti. L'agente ha fatto quello che poteva con le armi a disposizione, abbiamo chiesto più volte alla giunta di dotare i vigili anche dei taser».
Le violenze in piazza Duomo, negli ultimi giorni 8 rapine in 24 ore, compresa quella a un disabile in carrozzina, un autista Atm pestato, il vigile aggredito. Il fattore insicurezza rischia di compromettere l'immagine della città?
«Penso che in questo momento Milano sia lo zimbello d'Europa. Le violenze a Colonia nel capodanno 2016 hanno influito anche sul turismo. In un momento così complicato, con turismo a picco, hotel e attrazioni in netta difficoltà, avere un'immagine così pessima a livello europeo non giova a nessuno».
Passando agli effetti Omicron, Confcommercio ha lanciato un sos alle istituzioni, sette imprese su 10 hanno perso clienti. Cosa chiederete in fase di Bilancio di previsione 2022?
«Bisogna aiutare i commercianti perché il periodo rimane difficile. Chiederemo sgravi fiscali su Cosap e Tari a chi ha subito i danni maggiori. E in questo momento il Comune deve mettere fondi per nuovi ecoincentivi che aiutino da una parte il settore auto e dall'altra le famiglie a intraprendere una spesa importante in un periodo così delicato».
A proposito di auto, ieri Area C ha festeggiato 10 anni.
«E a ottobre arriverà la stangata per gli ibridi (pagheranno anche le auto con emissioni di CO2 superiori a 100 g/km, ndr.). Chi ha cambiato l'auto o il furgone solo pochi anni fa per adeguarsi alle richieste dell'amministrazione, si ritroverà a piedi, dovrà pagare l'ingresso nella Ztl. Nei prossimi giorni presenterò una mozione per chiedere di posticipare come minimo di un anno la misura, lasciamo che famiglie e artigiani si riprendano dal punto di vista economico. Ma questa giunta fa della guerra alle auto una missione, basta vedere le osservazioni al Piano Aria e Clima che abbiamo iniziato a discutere in aula».
Quanti emendamenti avete presentato?
«Circa settecento, daremo battaglia. Le osservazioni al Piano Aria sono peggiorative del documento già approvato e ridicole, si arriva all'assurdo di voler convertire il parco auto milanese con le biciclette.
Ma vai a spiegare che chi lavora o deve andare a prendere il figlio a scuola in tempi record, magari nella stagione invernale, non può pedalare da un quartiere all'altro. La giunta ha bocciato pure la proposta di aumentare gli incentivi per favorire l'acquisto di auto elettriche».
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