la lettera/2

Approfitto dell’opportunità che mi offre il Giornale per chiedere al sindaco Moratti come mai la futura linea 4 della metropolitana non è stata portata fino al Dazio di Lorenteggio, ai confini di Milano con Corsico, considerato che sulla via Lorenteggio sorgono una marea di uffici, non ultimo il Vodafone Center che, quando nel 2011 sarà finito, ospiterà almeno tremila persone, senza contare Banca Intesa e l'Esselunga. Questo in modo da agevolare lo scambio tra metro, bus e tram visto che nella zona fa capolinea anche il 14. Nemmeno oso immaginare il traffico, già pesante di prima mattina.
Temo che si stia perdendo un'occasione perché ritengo francamente poco utile, per snellire il traffico e invogliare la gente a prendere i mezzi, far terminare la linea a San Cristoforo. Invito il sindaco a venire a conoscere di persona questa zona per rendersi conto di quanto affermo.
Gentile signor Liviero,
nella pianificazione del trasporto pubblico c'è già una proposta di prolungamento della M4 a est da Linate a Pioltello e a ovest da San Cristoforo a Corsico, proprio per decongestionare il traffico automobilistico e offrire un'alternativa efficiente ai pendolari che si spostano lungo gli assi della Rivoltana e della Vigevanese. La linea 4 quindi non si fermerà a San Cristoforo, ma andrà avanti per rispondere alle esigenze di mobilità sostenibile di una città in continua espansione.
Del resto il potenziamento delle metropolitane è una priorità per questa Amministrazione. Lo testimonia il fatto che, a vent'anni dalla costruzione della M3, il Comune torna a investire nel trasporto pubblico sotterraneo: grazie ai prolungamenti delle linee esistenti e alla realizzazione della M4 e della M5, nei prossimi anni la rete metropolitana milanese passerà dai 76 chilometri attuali con 88 stazioni a ben 140 km con 110 stazioni.
Come lei può immaginare, una linea non nasce dall'oggi al domani: dall'idea di partenza si procede allo studio di fattibilità, dal progetto esecutivo alla gara d'appalto, dalle previsioni di costo al reperimento delle risorse, solo per citare pochi dei numerosi e complessi passaggi burocratici, che impiegano anni e anni per essere completati.

Per questo, quando mi sono insediata a Palazzo Marino, ho deciso di dare impulso ai progetti già impostati piuttosto che rimetterli in discussione per migliorarli, come lei suggerisce. Avrei bloccato lo sviluppo infrastrutturale della città. E un sindaco coscienzioso non può permetterselo.
Letizia Moratti, Sindaco di Milano

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