L'ex assessore al Bilancio? È alla cassa

L'ex assessore al Bilancio? È alla cassa

I colleghi lo avevano battezzato «il Tremonti di Palazzo Marino». Loro provavano a resistere ai tagli della spesa, ma alla fine la spuntava sempre lui. Ora che non è più assessore al Bilancio, deve far quadrare altri conti e a vederlo all'opera non ha perso quel piglio. Una second life per Giacomo Beretta, ex membro della giunta Moratti. Dagli studi per mandare in quotazione Sea («due anni dopo ci sono arrivati anche Pisapia e compagni») alla cassa della «Milano Bakery», locale aperto il 27 luglio - colazione, pranzo, aperitivo e cena - nella Piazza Lombardia del Pirellone bis. Il primo con un orto verticale all'interno, una parete verticale con piante di peperoncino, basilico, rosmarino, ci crescono persino le melanzane. Se ne è parlato in qualche sito internet, i turisti stranieri entrano e scattano foto. «Un cliente ha chiamato per prenotare un tavolo a cena, “me lo dia in un bel posto, proprio in mezzo all'orto verticale“ - racconta Beretta -. Ma si è dovuto accontentare, i tavoli sospesi non li abbiamo ancora inventati». Non è l'unico volto già visto a Palazzo Marino. Arrivi al ristorante che anche nel nome lancia la sfida alla catena California Bakery («basta, difendiamo la nostra tradizione») e a girare tra i tavoli con piatti di spaghetti all'amatriciana con finto pepe (usano la liquirizia), panettone salato con il gelato di fois gras o i Seppia burger si vede Stefano, lavorava nell'ufficio comunicazione all'assessorato. Lascia parlare il vecchio «capo», ma l'anima del locale è Giannina Loi, ex segretaria dell'assessore Beretta a Palazzo Marino: coltivava da anni il sogno di aprirsi un locale a Milano. Ma aveva in mente il tipico posto happy hour-musica dopo le sette di sera. Ha coinvolto Beretta in società, e il «Tremonti» - guarda caso - ha imposto tutta un'altra linea: «Macchè cocktail e musica, per me bisognava aprire una bakery con pasticceria, cioccolato e pane fatti in casa, vini di qualità, cene biologiche, che funzionasse tutto il giorno e a prezzi ragionevoli». Hanno arruolato lo chef Alessandro Salamone, 29 anni, reduce dalla trasmissione tv di La7 «Chef per un giorno» e con una gavetta tra locali vip (Sadler, Berti), Tokyo e navi da crociera. La cucina è a vista. E dal vivo si puà vedere all'opera nel suo laboratorio il pasticcere Salvatore Ruta, nato a Modica e artista del cioccolato.
Palazzo Lombardia vive di giorno per gli uffici regionali, non lo si immagina ancora come luogo della la movida. Ma «duecento coperti a pranzo, una sessantina a cena, un bel movimento per il brunch sabato e domenica» Beretta dopo un mese di prova pensa di non aver sbagliato a scommettere su un lungo ancora poco visitato. «E spero che la Regione investa su eventi serali per attirare qui i milanesi». La cucina «è da sempre la mia passione, gestisco con la mia famiglia un'azienda dolciaria che ha più di cinquant'anni, siamo alla terza generazione e forniamo servizi in Italia e all'estero, quando è finito l'impegno amministrativo sono tornato a quel mondo. Poi la spinta a creare un locale e siamo qui». Un addio alla politica? «Per niente, è l'altra mia passione e continuo a lavorare per il partito e il rilancio della città nel coordinamento cittadino del Pdl».

La pagella al sindaco Giuliano Pisapia e all'assessore Bruno Tabacci che lo ha rimpiazzato negli uffici della Ragioneria? «Pessima, potevamo diventare davvero una grande capitale europea e invece faremo scappare investitori e turisti». Che sono i benvenuti anche alla bakery: business is business.

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