Il Comune prenda una posizione forte. Lo chiedono i familiari delle vittime, ma non solo loro. Anche i politici milanesi intervengono sull'evento che il 18 aprile, in una sala comunale in via Senigallia, vedrà protagonista Barbara Balzerani, ex brigatista e oggi scrittrice, impegnata a presentare il suo ultimo libro.
Balzerani ha scontato la sua pena e nessuno mette in discussione la libertà di parola. Sono troppo forti e troppo recenti però, le parole - prima irridenti, poi insolenti - che ha pronunciato un anno fa, a Firenze fra l'altro in un'occasione analoga che coincideva col quarantennale della strage di via Fani.
I familiari delle vittime, ora, chiedono che Balzerani non parli da sola e senza contraddittorio in una sala del Comune. «Personaggi del genere non dovrebbero avere tribuna - commenta per esempio Roberto Della Rocca, dell'Associazione italiana vittime del terrorismo - le istituzioni pubbliche dovrebbero rifiutarsi». «Sta diventando estenuante dover fronteggiare alle ripetute offese che subiamo senza pudore da queste persone» ha spiegato Potito Perruggini, presidente dell'Osservatorio nazionale per la verità storica.
«Le istituzioni devono prendere una posizione difronte a queste iniziative - ha detto l'assessore di Zona 9 Deborah Giovanati, che ha sollevato il caso - È una questione politica. Ad oggi non ho sentito nessuna dichiarazione del sindaco Sala. Non può non sapere, è uno spazio comunale». «I familiari delle vittime degli anni di piombo chiedono rispetto evitando convegni in cui gli ex terroristi sono "eroi mitici" di un tempo passato, soprattutto se questi ultimi non sono totalmente pentiti o dissociati, o addirittura offensivi». «Brava Deborah Giovanati che ha intercettato e segnalato il misfatto» commenta il capogruppo di Milano popolare Matteo Forte, mentre un intervento molto risoluto arriva anche dal leghista Gianmarco Senna, presidente di commissione in Regione: «Sala vergognati: noi milanesi e la nostra città non meritiamo una simile mancanza di rispetto». E anche Max Bastoni, consigliere comunale e regionale della Lega, punta su Sala: «Ricostruzioni storiche affidate ad assassini ex Br mai pentiti, ecco la cultura del sindaco». «Da Sala ennesimo schiaffo alla legalità - commenta l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato - non bastavano le sale date ai centri sociali come il Leoncavallo, ora anche ai terroristi si concedono spazi del Comune per presentare libri come se niente fosse.
Questa amministrazione è smodatamente attenta ad inseguire i fantasmi del fascismo, quanto distratta quando si tratta di compagni. Dove sono i cori di indignazione da parte del sindaco? Tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza ai famigliari delle vittime».
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