L'Idroscalo si rifà il look: centro ricerca nella balera

Non solo sport, Politecnico e Bicocca collaboreranno con scienziati che faranno studi e analisi sulle acque

L'Idroscalo si rifà il look: centro ricerca nella balera

Un nuovo look, un centro di ricerca e nuove tecnologie. Il progetto per i prossimi tre anni dell'Idroscalo riparte da qui. Città Metropolitana ha inaugurato una collaborazione triennale con il gruppo Cap Holding, gestore del servizio idrico integrato metropolitano: il nuovo sponsor fornirà un finanziamento, in buona parte di servizi, pari a 1,8 milioni di euro. «Una cifra che sembra bassa rispetto ad altri tempi» ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ma che permetterà al «mare dei milanesi» di non cadere del tutto nel degrado in cui stava scivolando. Anzi di porre le basi per un futuro più roseo.

L'azione di Cap Holding è ripartita proprio dal look, come da tradizione della città della moda. Per la vegetazione è partito un progetto di geolocalizzazione delle piante «per permetterne una cura più efficiente a cui parteciperanno anche i carcerati» ha spiegato Alessandro Russo (nel tondo), ad di Cap, che ha anche sottolineato come dalle analisi le acque dell'Idroscalo siano di «qualità eccellente, quasi alla soglia della potabilità per certi valori». E a proposito di vegetazione uno dei problemi storici dello specchio d'acqua viene riproposto come una risorsa: le alghe serviranno a produrre fertilizzanti. Saranno tagliate due volte l'anno, il primo sfalcio ha già ripulito le aree centrali del lago, quelle utilizzate per la canoa o uno degli altri sport acquatici che già animano il lago. Gli sport, acquatici e non sono ben 22 quelli praticabili all'Idroscalo, sono uno dei nodi centrali su cui si intende continuare a investire.

Le nuove tecnologie non serviranno solo a una più moderna gestione della flora, ma anche per aprire nuovi spazi a istituzioni e cittadini. La conoscenza di Cap Holding verrà riversata in un centro di ricerca, non ancora completato, che già può contare sulla futura collaborazione di atenei come Politecnico e Bicocca. «L'ex Sala Azzurra - ha aggiunto l'ad del Gruppo Cap - ospiterà i laboratori di analisi. Il centro di ricerca, unico in Italia, sarà dedicato all'eccellenza dell'acqua e in alcuni giorni saranno aperte le porte a cittadini e scolaresche che potranno vedere i biologi al lavoro». E ci saranno spazi di incontro panoramici con terrazze affacciate sul parco, una sala multimediale, un'aula didattica, oltre a una grande biblioteca dell'acqua, che renderanno il centro un hub aperto a università, centri di ricerca e startup. Verrà aperta al pubblico una sala multimediale con schermi interattivi e Oculus Go, una tecnologia immersiva, testata da Sala in anteprima, che permetterà di viaggiare virtualmente nei sistemi idrici della città metropolitana. Un luogo per raccontare in altro modo la storia dell'acqua e del gruppo Cap che quest'anno compie 90 anni come l'Idroscalo.

Il mare dei milanesi sembra dunque avere un futuro assicurato, vista anche la solidità di uno sponsor che prevede di spendere 539 milioni per i prossimi tre anni in infrastrutture idriche. Resta il nodo trasporti per avvicinare l'Idroscalo a Milano: per la metropolitana si parla del 2021-22. Per ora c'è solo un autobus, il 73 barrato.

È stato annunciato il potenziamento delle linee notturne per permettere una maggiore fruibilità dell'Idroscalo. Tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica, dalle 24 alle 4 è partita la linea 188 che collega Porta Vittoria Fs con l'Idroscalo.

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