«La natura umana? È gretta e meschina». Ma qui sta il bello, secondo Claudio Gregori detto Greg. «Gli uomini ti regalano ogni giorno un copione inesauribile e da sempre a me e Lillo diverte raccontare i titanici sforzi degli individui per sembrare migliori di quello che sono. Dall'alba dei tempi, l'uomo si arrampica sugli specchi per sopravvivere. Si può piangere su questo, ma ridere è molto più divertente». Il Lillo citato, ovviamente, è Pasquale Petrolo, l'altra metà di Lillo & Greg, al Teatro Manzoni fino a domenica (feriali ore 20.45, domenica ore 15.30, ingresso martedì-giovedì 31-20 euro, ingresso venerdì-domenica 35-23 euro, info 02.76.36.901.) con Gagmen I fantastici sketch, un contenitore di storie e gag nel quale i due comici romani inseriscono il meglio della propria «filosofia» surreale e beffarda. Il pubblico li conosce in tre o quattro versioni, e in tutte inevitabilmente ride: radio (con lo storico 610 su Radio 2, quindici anni ininterrotti), tv (da «Zelig» a «Cavalli di battaglia», passando per fiction come «Un medico in famiglia»), cinema (Natale a Londra) e naturalmente teatro.
A un anno da L'uomo che non capiva troppo Reloaded, i Blues Brothers capitolini tornano in scena con un bagaglio di comicità che sa tanto di «best of» pur non essendolo, dal momento che lo show è inedito. «Chi ci conosce troverà alcuni nostri personaggi spiega Greg supereroi particolari che riescono a fare cose normali come se fossero eclatanti: aiutare una vecchietta ad attraversare la strada». Nell'universo di sketch di Lillo & Greg non mancano situazioni paradossali e parodistiche al sapor di Woody Allen: «Una gag mette in scena un continuo scambio tra analista e paziente, spiega Greg un'altra il classico santone che si riesce a fare la chiesa personale adescando adepti. Ci sono poi le situazioni folli che nascono dalla quotidianità, perché si può precipitare nell'assurdo anche aspettando l'autobus». I padri spirituali di Lillo & Greg non hanno confini: «L'umorismo ebraico americano ma anche la nostra tradizione italiana, da Franca Valeri a Cochi & Renato, per dirne due anzi tre», spiega Greg.
Con i due comici sul palco ci sono anche Vania della Bidia, Marco Fiorni e il maestro Attilio Di Giovanni al piano. «Non ci neghiamo cambi costume dunque ogni tanto alcuni intermezzi musicali rigorosamente in tema ci danno la possibilità di impazzire dietro le quinte per cambiarci».
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