L'imam: "Le mie parole comprese in modo errato"

Arriva un video per spiegare. Intanto De Corato dà corso alla mozione e scrive al prefetto

L'imam: "Le mie parole comprese in modo errato"

«Alcuni hanno compreso le mie parole in modo errato». Jasem Al Mutawa spiega. E sulle donne ora racconta un'altra storia, rispetto alle tesi (di anni fa) che hanno suscitato indignazione - anche fra i musulmani - e indotto il Consiglio regionale a una mozione unanime. Il caso era nato da un video, tuttora rintracciabile on line, in cui l'imam - che presto dovrebbe essere ospite di un grande evento a Milano - discettava su come si «impone» la «disciplina» in famiglia e affrontava il tema percosse sulla donne. Lo faceva - secondo la sintesi che ne ha reso il professore Lorenzo Vidino, direttore del programma di ricerca sull'estremismo della George Washington University - spiegando «che la moglie non va picchiata con bastoni pesanti, ma con mano leggera». In quel lungo video - nel quale compariva anche un interlocutore - dopo aver sconsigliato l'uso del bastone Mutawa riportava acriticamente la tesi secondo la quale la donna dovrebbe essere percossa con «un fazzoletto» o «con uno stuzzicadenti». Inoltre spiegava lo «scopo» del beatings, precisando che il marito che percuote con cattiveria o per vendetta commette un peccato. Mutawa non prendeva neanche le distanze delle idee dell'interlocutore sulle donne «ribelli», e infine spiegava che le percosse sono una specie di «trattamento» nel caso di disturbi - masochismo nella donna e sadismo nell'uomo. In un altro vecchio video Mutawa, peraltro, spiegava la differenza fra uomo e donna in ordine alla diversa attitudine a parlare e pensare. Visto il clamore del caso, Jasem ha deciso di tornare sull'argomento e il giorno dopo la mozione - che ha stigmatizzato la presenza a Milano di ospiti intendi a diffondere idee di «superiorità dell'uomo sulla donna» - sul profilo di «Islamic relief» è stato pubblicato questo attuale video, di poco più di un minuto. «Mai il Profeta ha picchiato una donna - dice Mutawa - né ha mai incoraggiato atti di violenza e aggressività. Al contrario, il Profeta incoraggiava i musulmani al rispetto verso la donna». E «pronunciò una celebre sentenza», «non picchiatele e non maltrattatele». «Dunque la regola nell'islam è che l'uomo tratti la donna con rispetto». «Recentemente - spiega nel video l'imam - è stato diffuso un video», «alcuni hanno compreso le mie parole in modo errato o forse nella traduzione da un a lingua all'altra è stata veicolata un'idea scorretta». «In realtà - precisa - il Profeta ha sempre insegnato il rispetto e la considerazione nei confronti della donna: questo è ciò in cui crediamo e di cui siamo convinti».

Anche alcuni altri ospiti hanno destato preoccupazione, vista la loro estrazione ideologica. E l'assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ha adempiuto agli impegni previsti dalla mozione.

«Facendo mie le preoccupazioni e i timori espressi nella mozione - spiega - ho voluto invitare il Comune, la Prefettura, la Questura ad assumere ogni iniziativa utile ad evitare che alla manifestazione possano partecipare gli ospiti citati e ad assicurare il pieno controllo del programma».

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