Cronaca locale

Linate, tunisino espulso fugge Ferito il militare che lo blocca

Un 26enne si lancia da una balaustra per evitare il rimpatrio. Ha la peggio il soldato: una spalla rotta

Cristina Bassi

Ha tentato di scappare per evitare l'espulsione dell'Italia. È rimasto ferito nella fuga e anche un militare dell'operazione Strade sicure ha riportato lesioni nel cercare di fermarlo. È successo nella mattinata di ieri all'aeroporto di Linate. Protagonista un tunisino di 26 anni destinatario di un ordine di allontanamento dall'Italia.

Inizialmente si era diffusa la notizia che l'uomo straniero si fosse fatto male scappando dalla polizia che lo aveva sorpreso a rubare. Poi però è stato precisato che il 26enne stava per salire insieme ad altri immigrati su un aereo che doveva rimpatriarlo in Tunisia, perché sprovvisto di permesso di soggiorno (non è noto se abbia precedenti penali). Per questo motivo è stato scortato fino a Linate dagli agenti della Questura di Brescia. Una volta dentro lo scalo, intorno alle 11, il ragazzo è riuscito a divincolarsi e a correre via. Al suo inseguimento si sono lanciati i poliziotti che erano con lui, il personale della Sea e i militari dell'esercito che erano già in servizio all'aeroporto. Uno di loro, un 36enne, nel tentativo di bloccare il fuggitivo dopo averlo rincorso ha avuto con lui una breve colluttazione. L'immigrato è riuscito a far perdere l'equilibrio al solato, che è scivolato ed è caduto violentemente sulla spalla destra.

Ancora una volta il 26enne è scappato via. Però si è presto ritrovato in trappola, con le forze dell'ordine che lo circondavano. Non sapendo più da che parte correre e nel tentativo disperato di evitare il rimpatrio si è gettato da una balaustra dell'area partenze, precipitando dal primo piano al piano terra per circa quattro metri e atterrando in piedi. Nel bilancio clinico della vicenda però ha avuto la peggio il militare. Ha infatti riportato una frattura composta alla spalla ferita. Accompagnato alla clinica Città Studi, ha ricevuto dai medici una prognosi di 35 giorni.

Per quanto riguarda invece il giovane in fuga in un primo momento sembrava ferito in modo grave alle gambe, si sospettavano fratture multiple e lui ha reagito urlando e fingendo fortissimi dolori con l'intenzione di guadagnare tempo. È stato portato dall'ambulanza del 118 al Policlinico in codice rosso. In ospedale però i medici hanno costatato che le ferite erano molto meno gravi del previsto: il giovane nonostante il salto dall'alto non si era fatto quasi nulla. È stato quindi curato e subito dimesso. La questura di Brescia si è attivata per trovargli un nuovo volo per la Tunisia al più presto. Il destinatario del provvedimento di espulsione è stato imbarcato e rimpatriato già nel pomeriggio di ieri, leggermente zoppicante e quindi con l'aiuto di una sedia a rotelle ma con nulla di rotto. La vicenda ricorda quella accaduta a metà gennaio a Malpensa. Un egiziano che doveva essere rimpatriato era scappato saltando da un aereo sulla pista. Era scattato l'allarme e lo scalo era rimasto chiuso temporaneamente.

L'uomo era stato rintracciato alcune ore dopo.

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